È morto anche il compagno di Rebecca Cheptegei, l’uomo che le aveva dato fuoco
Lunedì notte è morto Dickson Ndiema, il compagno dell’atleta olimpica ugandese Rebecca Cheptegei, morta giovedì scorso dopo che lo stesso Ndiema l’aveva cosparsa di benzina e le aveva dato fuoco. Ndiema era rimasto a sua volta ustionato nell’attacco e si trovava da allora nel reparto di terapia intensiva del Moi Teaching and Referral Hospital di Eldoret, lo stesso ospedale dove era stata ricoverata Cheptegei.
Non si sa molto dell’accaduto, ma sembrerebbe trattarsi di un femminicidio. L’attacco contro Cheptegei era stato compiuto nella piccola città di Endebess, nell’ovest del Kenya vicino al confine con l’Uganda, mentre l’atleta stava tornando dalla chiesa con i suoi due figli. Cheptegei, che aveva recentemente gareggiato nella maratona alle Olimpiadi di Parigi classificandosi al quarantaquattresimo posto, aveva comprato una casa e un terreno nella città per essere più vicina ai centri di allenamento del Kenya. Prima dell’attacco, ha riferito Associated Press, Cheptegei e Ndiema avevano avuto un litigio riguardo al terreno dove la donna aveva costruito la casa.