Una fila di Maserati, in un concessionario statunitense, nel 2018 (AP Photo/David Zalubowski)

La mail con cui Stellantis ha sponsorizzato l’acquisto di una Maserati ai suoi dipendenti in cassa integrazione

Il messaggio promozionale ha lasciato perplessi gli operai che da mesi percepiscono stipendi ridotti, e che non potrebbero permettersi una Maserati neanche alle «condizioni dedicate» promesse dall'azienda

Il gruppo automobilistico Stellantis, nato nel 2021 dalla fusione tra l’azienda francese PSA (ex Peugeot-Citröen) e quella italo statunitense FCA (a sua volta nata dalla fusione tra Fiat e Chrysler), ha mandato ai suoi dipendenti italiani una mail promozionale in cui offre condizioni speciali per l’acquisto di una Maserati, un’auto di lusso prodotta da Stellantis e in vendita a un prezzo da 80 mila a oltre 200 mila euro. La mail, che non è stata accolta molto bene perché sponsorizza un prodotto fuori dalla portata della maggior parte dei dipendenti del gruppo, inizia così:

Caro/a collega, siamo lieti di annunciarti che dal mese di settembre avrai la possibilità di acquistare una nuova vettura Maserati a condizioni dedicate a te, ai tuoi familiari e ai tuoi amici. La nostra straordinaria gamma ti aspetta!

La mail è stata ricevuta anche da migliaia di operai dei vari stabilimenti italiani in cassa integrazione o con contratti di solidarietà, e che quindi non percepiscono uno stipendio pieno da tempo: «non so se ridere o se piangere – ha detto al Corriere Giacomo Zulianello, delegato Fiom e operaio a Mirafiori, a Torino, dove peraltro c’è parte della produzione di Maserati – io in cassa integrazione guadagno 1.180 euro al mese. […] Neanche se accetto l’invito dell’azienda di andare a lavorare come trasfertista in Polonia potrei acquistarle».

Stellantis è criticata da tempo dal governo per le sue scelte industriali, soprattutto per via della progressiva riduzione delle auto prodotte negli stabilimenti italiani nonostante gli aiuti pubblici di cui continua a beneficiare, sotto forma di incentivi al settore delle auto e di cassa integrazione per i dipendenti.

All’inizio dell’anno Stellantis si era impegnata ad aumentare la produzione di veicoli negli stabilimenti italiani, con l’obiettivo di arrivare a un milione di veicoli all’anno: al momento è abbastanza irrealistico che ci riesca. Nel 2023 ha prodotto in Italia 752mila veicoli, di cui 521mila auto, e secondo le stime preliminari nel 2024 la produzione calerà almeno del 30 per cento.

Tra lo scetticismo dei sindacati Stellantis ha comunque promesso di raggiungere l’obiettivo, e di farlo tramite il rilancio di alcuni stabilimenti storici – come quello di Mirafiori – e la costruzione di nuovi, come il grande progetto di un impianto per produrre batterie per veicoli elettrici (gigafactory) a Termoli, in Molise.

– Leggi anche: Stellantis sta prendendo tempo

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