La Corte di giustizia dell’Unione Europea ha multato Google per 2,4 miliardi di euro
Martedì la Corte di giustizia dell’Unione Europea, il più importante tribunale dell’Unione, ha confermato che Google dovrà pagare una multa da 2,4 miliardi di euro per aver abusato della sua posizione dominante per favorire il suo servizio di comparazione degli acquisti rispetto a quelli di altri concorrenti. La multa era stata emessa dalla Commissione europea nel 2017 dopo una causa aperta nel 2009 dall’azienda Foundem. Google aveva fatto ricorso: la Corte ha però decretato che il comportamento di Google è stato effettivamente «discriminatorio» e che per questo ha respinto il ricorso «nella sua interezza».
La multa è stata confermata nonostante in questi anni Google abbia apportato delle modifiche al suo algoritmo per conformarsi alla decisione della Commissione europea del 2017. Al tempo quella da 2,4 miliardi era stata la multa più alta mai emessa dalla Commissione; nel 2018 questo record è stato superato sempre in una causa contro Google, che la Commissione ha multato per altri 4,3 miliardi di euro per aver promosso in modo sleale le proprie app. Nel 2019 un’altra multa di 1,5 miliardi di euro è stata emessa contro Google per aver bloccato le pubblicità di motori di ricerca rivali. Google e la società di cui fa parte, Alphabet, hanno fatto ricorso in entrambi i casi e la Corte li sta valutando.