Apple dovrà pagare 13 miliardi di euro di tasse arretrate all’Irlanda
Martedì la Corte di giustizia dell’Unione Europea, il più importante tribunale dell’Unione, ha decretato che Apple deve pagare 13 miliardi di euro di tasse non versate all’Irlanda dal 2003 al 2013, anni in cui aveva beneficiato di un regime fiscale agevolato che le aveva consentito di pagare meno tasse per le sue attività nell’Unione Europea. La Corte ha definito quello dell’Irlanda nei confronti di Apple un «aiuto illegale» e ha detto che la sua è la «sentenza definitiva in materia».
Questa è l’ultimo capitolo di una causa che dura da quasi dieci anni ed è stata aperta nell’ambito di una serie di indagini volte a verificare se alcuni paesi membri dell’Unione Europea, in particolare Irlanda e Lussemburgo, offrissero un trattamento fiscale di favore alle multinazionali estere per essere scelte come sede europea.
Nel 2016 la Commissione europea aveva giudicato illegale l’accordo fiscale per cui Apple aveva stabilito la sua sede nel paese, dando lavoro a più di 5mila persone, e in cambio aveva pagato meno dell’1 per cento di tasse. Apple e l’Irlanda, che non voleva i soldi delle tasse arretrate ma preferiva mantenere il rapporto con l’azienda, avevano fatto ricorso e avevano portato il caso davanti al Tribunale dell’Unione Europea, il primo grado di giudizio della Corte di giustizia dell’Unione Europea. Nel 2020 il Tribunale aveva dato loro ragione, annullando la decisione del 2016, e così la Commissione ha fatto nuovamente ricorso alla Corte, vincendo oggi l’ultimo grado di giudizio.