L’azienda automobilistica BMW ha detto che richiamerà 1,5 milioni di veicoli per un problema ai freni
Martedì l’azienda tedesca di auto BMW ha comunicato il richiamo di 1,5 milioni di veicoli per un problema ai freni: di questi 1,2 milioni sono già in circolazione, e dovranno essere riportati indietro per la riparazione, mentre 320mila sono ancora in produzione, dove resteranno fino a che il problema non sarà risolto. Secondo un portavoce dell’azienda citato da Bloomberg, il difetto non comporterebbe rischi per la sicurezza, ma renderebbe più duro spingere il pedale fino in fondo, creando di conseguenza altre problematiche.
L’azienda ha anche detto che questa operazione sarà costosa per il bilancio, considerando che la quantità di veicoli da riparare è più della metà quanti ne consegna in un anno: ha dunque rivisto al ribasso i suoi risultati economici per il 2024. Lo scorso mese aveva peraltro richiamato 1,2 milioni di veicoli in Cina per un difetto degli airbag. Di conseguenza il valore delle azioni della società, quotate alla borsa tedesca di Francoforte, è sceso in un giorno di più dell’8 per cento. Lo stesso è successo alle azioni della Continental, la società tedesca che ha fornito il sistema frenante difettoso a BMW: il loro valore è sceso di oltre il 10 per cento, perché secondo alcuni analisti tutto questo potrebbe costare all’azienda circa 75 milioni di euro, compromettendo un bilancio già poco florido.