L’Italia del nuoto ha chiuso in bellezza
Con altre tre medaglie d'oro, compresa l'ultima nella staffetta mista 4x100 stile libero; in totale ha vinto 37 medaglie a Parigi, di cui 16 d'oro
Nell’ultima giornata di gare di nuoto alle Paralimpiadi, l’Italia ha vinto tre medaglie d’oro, con Stefano Raimondi, Alberto Amodeo e la staffetta mista 4×100 stile libero, e una di bronzo con Giulia Terzi, concludendo un’edizione delle Paralimpiadi davvero eccezionale con 37 medaglie totali: 16 ori, 6 argenti e 15 bronzi. È un record per la Nazionale italiana di nuoto alle Paralimpiadi, che nel medagliere è arrivata terza, dietro solo alla Cina e alla Gran Bretagna, e ha confermato di essere una delle migliori al mondo nel nuoto paralimpico.
Nella prima finale di sabato pomeriggio, Stefano Raimondi ha vinto la medaglia d’oro nei 200 metri misti SM10, la categoria del nuoto paralimpico che comprende atleti con disabilità moderate alle gambe, ai fianchi o a un piede. Raimondi ha 26 anni e viene considerato uno dei migliori nuotatori paralimpici del mondo, che gareggia ai massimi livelli in tutti e quattro gli stili: nei 200 misti ha dominato la gara dall’inizio alla fine. In queste Paralimpiadi aveva vinto già tre medaglie d’oro nei 100 metri stile, nei 100 rana e nei 100 farfalla e una d’argento nei 100 dorso. Nella stessa gara Riccardo Menciotti è arrivato quarto.
Poco dopo Alberto Amodeo ha vinto la medaglia d’oro nei 100 metri farfalla S8 con una rimonta eccezionale nella seconda vasca, superando nei metri finali il cinese Hongliang Wu. Amodeo ha 23 anni e in queste Paralimpiadi aveva già vinto l’oro nei 400 metri stile libero e il bronzo nei 100 stile. Nei 100 farfalla, una gara decisamente faticosa, Amodeo ha battuto il record italiano, vincendo in 1 minuto, 2 secondi e 35 centesimi. Nella categoria S8 gareggiano nuotatori con disabilità moderate alle gambe, con l’uso di un solo braccio e con problemi moderati di coordinazione.
Giulia Terzi ha vinto la medaglia di bronzo nei 50 metri farfalla S7, il terzo bronzo per lei a Parigi. Terzi ha 29 anni e in queste Paralimpiadi aveva già vinto due bronzi, nei 100 e nei 400 metri stile libero S7, che erano stati parecchio raccontati ed elogiati per il fatto che meno di sette mesi fa ha partorito un figlio e la sua preparazione per queste Paralimpiadi è stata molto ridotta e complicata (per qualificarsi era tornata a gareggiare, agli Europei, appena 58 giorni dopo il parto). Alle Paralimpiadi di Tokyo aveva vinto due ori, due argenti e un bronzo.
Nell’ultima gara delle Paralimpiadi, l’Italia ha vinto la medaglia d’oro nella staffetta mista 4×100 stile libero -34 punti, nella quale cioè la somma delle categorie dei quattro nuotatori non deve superare i 34 punti. Per l’Italia gareggiavano Stefano Raimondi, Giulia Terzi, Xenia Francesca Palazzo e Simone Barlaam, che hanno battuto il record del mondo (già detenuto dall’Italia), superando tutti negli ultimi 100 metri con l’eccezionale frazione di Simone Barlaam.
Raimondi è diventato il primo nuotatore italiano a vincere cinque medaglie d’oro nella stessa edizione delle Paralimpiadi. Barlaam ne ha vinte tre.