Una donna turco-statunitense è stata uccisa in Cisgiordania, secondo alcuni testimoni dall’esercito israeliano

L'attivista Khairi Hanoon sventola una bandiera palestinese davanti a un convoglio militare israeliano a Tulkarem, in Cisgiordania, il 3 settembre 2024 (AP Photo/Majdi Mohammed)
L'attivista Khairi Hanoon sventola una bandiera palestinese davanti a un convoglio militare israeliano a Tulkarem, in Cisgiordania, il 3 settembre 2024 (AP Photo/Majdi Mohammed)

Venerdì durante una protesta contro l’espansione di un insediamento israeliano a Beita, in Cisgiordania, è stata uccisa con un colpo di arma da fuoco Aysenur Ezgi Eygi, una donna di 26 anni con doppia cittadinanza turca e statunitense: secondo altri manifestanti che hanno assistito all’evento a sparare sarebbe stato l’esercito israeliano. L’esercito ha detto che i suoi soldati hanno sparato contro un uomo che lanciava pietre contro di loro, e ha detto che sta indagando sulla morte di una donna «uccisa da colpi sparati nella zona».

Anche il dipartimento di Stato statunitense ha confermato la morte di Eygi e ha detto che sta cercando di chiarire le circostanze dell’accaduto, mentre il ministero degli Esteri turco ha accusato Israele. Fouad Nafia, direttore dell’ospedale Rafidia di Nablus, ha detto ad Associated Press che la donna è stata colpita alla testa. Eygi faceva parte di un gruppo di attivisti internazionali che si uniscono regolarmente alle proteste della popolazione palestinese della zona contro un insediamento israeliano costruito su terreni che secondo gli abitanti Beita apparterrebbero a loro.

Da decenni Israele costruisce e amplia insediamenti e colonie in Cisgiordania, un territorio che secondo gran parte della comunità internazionale appartiene ai palestinesi. Questo è stato ribadito lo scorso luglio dalla Corte internazionale di giustizia, il più importante tribunale delle Nazioni Unite, secondo cui l’utilizzo delle risorse naturali che Israele fa in quelle zone vìola il diritto internazionale. Oggi in Cisgiordania vivono circa 2,7 milioni di palestinesi e 500mila coloni israeliani. I loro rapporti sono sempre stati parecchio problematici, ma a partire dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, lo scorso 7 ottobre, gli scontri e le violenze sono notevolmente aumentati. A fine agosto l’esercito israeliano ha avviato un’estesa operazione militare in varie città della Cisgiordania, che è ancora in corso.