Nella Repubblica Democratica del Congo sono arrivate le prime dosi di vaccino contro l’mpox

I vaccini inviati dall'Unione Europea all'aeroporto di Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, il 5 settembre
I vaccini inviati dall'Unione Europea all'aeroporto di Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, il 5 settembre (AP Photo/Samy Ntumba Shambuyi)

Giovedì sono arrivate nella Repubblica Democratica del Congo le prime 99mila dosi di vaccino contro l’mpox, la malattia a cui un tempo ci si riferiva come “vaiolo delle scimmie” e la cui diffusione è stata dichiarata un’emergenza sanitaria internazionale dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Queste dosi, prodotte dall’azienda danese Bavarian Nordic, sono state donate dall’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione Europea: altre 100mila dovrebbero essere consegnate sabato, secondo quanto riferito dal governo del paese.

Le vaccinazioni saranno gestite dall’Unicef e cominceranno a ottobre dalle province dove ci sono stati più casi. Nel frattempo le autorità sanitarie faranno una campagna di sensibilizzazione. Vari paesi, tra cui gli Stati Uniti e gli stati membri dell’Unione Europea, si sono impegnati a inviare altre 380mila dosi. In tutto, però, la quantità di vaccini promessa dai paesi occidentali è una minima parte del fabbisogno necessario per contenere la diffusione della malattia, calcolato in 3 milioni di dosi.

Dall’inizio dell’anno, nella Repubblica Democratica del Congo ci sono stati più di 19mila casi sospetti di mpox, dei quali oltre 5mila confermati, con 655 morti.

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