Una canzone dei P.M. Dawn

Con gli occhi sulla china nell’estate del 1991

Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
Il disco di Nick Cave è bello, e un po’ più vivace del solito, cosa apprezzabile con rispetto parlando. Approfitto per citare un’altra sensata riflessione sul suo blog (le sensate riflessioni sono sempre da tenere care, di questi tempi), che mi aveva inoltrato qualche settimana fa il mio amico Giovanni vedendoci una citazione di “noi nel mezzo”.
“I don’t know which side of history I inhabit. What I can say is that I suspect I stand where most do – among the uncertain, the ambivalent, the baffled, the conflicted, the undecided, the tentative, and the cautious. I stand with the spirit and with the soul and live within the ache and joy of the present moment. I ‘Pluck the day, trusting as little as possible to the future’ – Carpe diem! as Horace proclaimed.
Humans are messy, and it can be dangerous to deny our common fallibility by drawing up lines that separate and divide. Right side? Wrong side? Mostly, we are the mess in the middle, dazed within a fog of unknowing, stunned by life and amazed by it too, and all the more beautiful for it”.

Uscirà una canzone nuova di Sade, nientemeno.
Reduce dai successi di, venerdì sarò a Reggio Emilia a far sentire un po’ di canzoni al festival di Emergency. Poi invece ne farò sentire altre a Faenza, nell’annuale Talk del Post, domenica 22.

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