Nel Regno Unito è stata aperta un’indagine sulle modalità di vendita dei biglietti per i concerti degli Oasis

Gli schermi di una persona nella coda digitale per acquistare i biglietti (Vuk Valcic/ZUMA Press Wire)
Gli schermi di una persona nella coda digitale per acquistare i biglietti (Vuk Valcic/ZUMA Press Wire)

L’Autorità di controllo della concorrenza e dei mercati (CMA) del Regno Unito ha annunciato di aver aperto un’indagine sul modo in cui la piattaforma online per la vendita di biglietti Ticketmaster ha gestito la vendita e i prezzi dei biglietti degli attesi concerti degli Oasis in programma per l’anno prossimo. L’indagine riguarda in particolare il dynamic pricing, un sistema che adatta automaticamente il prezzo dei biglietti al numero di persone che li richiedono: quando sono stati messi in vendita sabato scorso, alcuni biglietti costavano più del doppio di quanto anticipato.

A causa del dynamic pricing capita che in caso di eventi molto richiesti, come i concerti degli Oasis (una band assai famosa che non suona assieme da 15 anni), le persone interessate ad andarci scoprano che i biglietti sono aumentati notevolmente di prezzo dopo aver aspettato ore in attesa nella “coda digitale” che permette di accedere al sito. L’Autorità valuterà se la situazione di pressione in cui si sono trovate molte persone interessate all’acquisto dei biglietti possa aver violato la legge britannica che tutela i consumatori.

La CMA ha comunque specificato che non è detto che Ticketmaster abbia effettivamente compiuto dei reati, e che di per sé il dynamic pricing non è illegale nel Regno Unito, a patto che rispetti alcune condizioni.

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