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  • Giovedì 5 settembre 2024

Un nuovo record di medaglie d’oro per l’Italia del nuoto paralimpico

Con quella di Antonio Fantin nei 100 metri stile libero a Parigi 2024 sono 12, una in più delle Paralimpiadi di Tokyo: e non è ancora finita

Fantin dopo la vittoria nei 100 metri stile libero S6 (Adam Pretty/Getty Images)
Fantin dopo la vittoria nei 100 metri stile libero S6 (Adam Pretty/Getty Images)
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Giovedì 5 settembre il nuotatore italiano Antonio Fantin ha vinto la medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Parigi nei 100 metri stile libero S6, una categoria dedicata ad atleti con diversi tipi di disabilità fisiche: con quella di Fantin la squadra italiana di nuoto ha raggiunto 12 medaglie d’oro e ha così battuto il precedente record di 11 che era stato stabilito ai Giochi di Tokyo nel 2021.

Fantin ha 23 anni ed era il campione paralimpico in carica dei 100 metri stile libero S6. Ha nuotato in 1 minuto, 3 secondi e 12 centesimi, stabilendo il nuovo record paralimpico (il record del mondo comunque è sempre suo, 1:02,98). Dietro di lui sono arrivati secondo e terzo il brasiliano Tallison Glock e il francese Laurent Chardard. Per Fantin questa è la sesta medaglia paralimpica, nonostante sia solo alla seconda Paralimpiade: in carriera ha già vinto anche 10 medaglie d’oro ai Mondiali.

La categoria S6 comprende nuotatori che usano normalmente braccia e mani ma hanno scarso controllo del tronco e non usano le gambe, oppure che hanno amputazioni gravi in due arti dello stesso lato: Fantin non muove le gambe a causa di una malformazione artero-venosa che ebbe quando aveva tre anni e mezzo.

Antonio Fantin con la medaglia d’oro sul podio (Sean M. Haffey/ Getty Images)

L’Italia ha una delle migliori nazionali paralimpiche di nuoto al mondo, e battere il record di ori di Tokyo era un obiettivo che la squadra si era data già da prima dell’inizio dei Giochi, ritenendolo alla portata. Al momento l’Italia è terza nel medagliere del nuoto dietro a Cina e Gran Bretagna, che hanno vinto 14 ori ciascuna. Le gare comunque non sono ancora finite: ce ne sono in programma fino a sabato 7 settembre, con molti italiani e italiane ancora in gara.

Sempre giovedì sera Alessia Berra, che a Tokyo 2020 aveva vinto la medaglia d’argento nella finale dei 100 metri farfalla categoria S13, è arrivata quarta nei 100 metri rana categoria SB12, dedicata alle nuotatrici ipovedenti. La gara è stata vinta dalla tedesca Elena Krawzow, che ha anche stabilito un nuovo record del mondo. Xenia Francesca Palazzo invece è arrivata sesta nei 50 metri stile libero categoria S8.

Il successo dell’Italia nel nuoto paralimpico è una cosa dell’ultimo decennio: gli addetti ai lavori solitamente indicano l’inizio della crescita del movimento nel 2010, quando fu fondata la Federazione italiana di nuoto paralimpico. Da allora sono aumentati gli investimenti nel settore e sono nate moltissime società sportive di nuoto paralimpico: oggi ce n’è qualche centinaio in tutta Italia e in quasi tutte le regioni, con le sole eccezioni di Valle d’Aosta e Umbria. La Federazione ha avviato un lavoro molto ramificato sul territorio per far avvicinare più giovani allo sport, dalle scuole e dai centri di riabilitazione per persone con disabilità.