Il governo statunitense ha ottenuto la liberazione di 135 prigionieri politici del Nicaragua

Alcuni prigionieri politici del Nicaragua su un autobus dopo essere atterrati all'aeroporto di Città del Guatemala, giovedì 5 settembre (AP Photo/ Moises Castillo)
Alcuni prigionieri politici del Nicaragua su un autobus dopo essere atterrati all'aeroporto di Città del Guatemala, giovedì 5 settembre (AP Photo/ Moises Castillo)

Il governo statunitense ha ottenuto la liberazione di 135 prigionieri politici del Nicaragua, paese dell’America centrale governato in maniera autoritaria dal presidente Daniel Ortega, lo storico leader dell’organizzazione socialista del Fronte di Liberazione Sandinista. Nel tempo Ortega ha fatto arrestare decine di politici, giornalisti e attivisti critici del suo regime; tra le altre cose nel 2023 un tribunale del paese ha privato della cittadinanza 94 persone ritenute ostili al suo governo, dichiarandole «traditrici della patria».

Il consigliere per la Sicurezza nazionale statunitense, Jake Sullivan, ha detto che le 135 persone in questione sono state liberate per motivi umanitari e che sono state portate in Guatemala, dove adesso potranno fare domanda per l’ingresso negli Stati Uniti oppure in altri paesi. Stando a quanto riferito da Eric Jacobstein, il dirigente del dipartimento di Stato statunitense che le ha accolte in Guatemala, molte di loro erano state imprigionate per motivi risibili e alcune avevano subìto torture.

Jacobstein ha detto che il governo del Nicaragua non ha ottenuto niente in cambio per la loro liberazione, e che la negoziazione non implica alcun cambiamento nei rapporti con gli Stati Uniti che, nelle parole di Sullivan, «sollecitano nuovamente il governo del Nicaragua a interrompere immediatamente gli arresti e la detenzione arbitrari dei suoi cittadini».