Il ministro Sangiuliano ha ammesso di aver avuto una relazione con Maria Rosaria Boccia
In un'intervista esclusiva al Tg1 dove ha ribadito di non aver speso soldi pubblici per le sue trasferte e ha detto che Giorgia Meloni non ha accettato le sue dimissioni
Mercoledì sera è andata in onda su Rai 1 un’intervista di un quarto d’ora al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sulla questione molto dibattuta del suo rapporto con Maria Rosaria Boccia, che dalla fine di agosto sostiene di essere una sua collaboratrice. Al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci, Sangiuliano ha detto per la prima volta di aver avuto una relazione con Boccia: alla domanda sulla natura del loro rapporto ha risposto che «questo mi pesa doverlo raccontare perché è una vicenda che attiene alla mia sfera privata: era un rapporto di tipo personale, un rapporto di tipo affettivo».
Sangiuliano ha ribadito, come già aveva fatto nei giorni scorsi, che nessuna delle spese delle trasferte di Boccia per varie occasioni istituzionali è stata pagata con soldi pubblici. Ha anche detto di non essere in nessun modo ricattabile, e ha raccontato di aver presentato le proprie dimissioni alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni ma che lei le ha rifiutate.
Sangiuliano ha raccontato di aver conosciuto Boccia all’inizio della campagna elettorale per le elezioni europee tramite amici comuni, e che nella foto che lei ha postato precedente a quel periodo (a Pompei per la celebrazione della cucina italiana patrimonio Unesco nell’estate del 2023) i due non si conoscevano. Ha detto ancora una volta che gli era venuta l’idea di nominarla consigliera per l’organizzazione di grandi eventi a titolo gratuito, ma che poiché era nata «un’amicizia personale» gli era stato consigliato di non farlo per possibili conflitti di interesse.
Sangiuliano ha quindi confermato che Boccia non ha mai ricevuto quella carica e ha smentito la rilevanza di tutti i documenti e le mail pubblicate da lei sui suoi social in questi giorni, che sembrano invece testimoniare un suo coinvolgimento istituzionale negli affari del ministero. Ha anche passato in rassegna una per una tutte le trasferte a cui aveva partecipato Boccia, mostrando delle ricevute di pagamento, spiegando chi le aveva pagate e negando che fossero mai stati spesi soldi pubblici. Ha anche ribadito che Boccia non è venuta a conoscenza di nessuna informazione riservata legata al G7.
– Leggi anche: I post di Maria Rosaria Boccia che proverebbero il suo incarico al ministero della Cultura
Entrando più nel dettaglio della relazione ha raccontato che è durata circa dall’inizio di maggio all’inizio di agosto. Ha detto di non aver mai voluto lasciare la moglie e che forse per questo Boccia è rimasta delusa e ha cominciato a fare quello che sta facendo mettendolo in difficoltà.
Sangiuliano ha anche detto di non essere in nessun modo ricattabile, anche se ha ammesso che se Boccia pubblicasse le loro chat potrebbero esserci dei contenuti compromettenti, come vale per chiunque.
L’intervista è finita con un elenco di persone a cui Sangiuliano ha chiesto scusa, a partire dalla moglie che ha citato commuovendosi. Si è scusato poi con Meloni e con i suoi collaboratori e ha detto di aver rassicurato tutti sul fatto che è «tutta una vicenda di gossip».
– Leggi anche: Il caso Boccia-Sangiuliano, dall’inizio