L’atleta olimpica ugandese bruciata dal suo compagno
Rebecca Cheptegei aveva corso la maratona a Parigi: è ricoverata in gravi condizioni con ustioni sull'80 per cento del corpo
L’atleta ugandese Rebecca Cheptegei, che poche settimane fa aveva partecipato alle Olimpiadi di Parigi arrivando 44ª nella maratona, è in gravi condizioni perché domenica il suo compagno l’ha cosparsa di benzina e le ha dato fuoco.
Cheptegei, che ha 33 anni, ora è ricoverata in ospedale in condizioni critiche e ha ustioni sull’80 per cento del corpo. L’uomo che ha tentato di ucciderla si chiama Dickson Ndiema, ma al momento non è stato arrestato. Anche lui è ricoverato in ospedale, perché rimasto a sua volta parzialmente ustionato nell’attacco contro Cheptegei.
L’attacco è stato compiuto nella piccola città di Endebess, nell’ovest del Kenya, vicino al confine con l’Uganda, quando Cheptegei stava tornando dalla chiesa con i suoi due figli. I genitori di Cheptegei hanno detto che la figlia aveva comprato una casa e un terreno nella città per essere più vicina ai centri di allenamento del Kenya. Prima dell’attacco, ha riferito Associated Press, Cheptegei e Ndiema avrebbero avuto un litigio riguardo al terreno dove la donna aveva costruito la casa, anche se non sono chiari i dettagli.
Cheptegei negli scorsi anni aveva partecipato a diverse gare internazionali nelle specialità del mezzofondo, vincendo tra le altre cose una medaglia di bronzo nei 5.000 metri ai Mondiali militari del 2011. Nel 2023 aveva partecipato ai Campionati del mondo di atletica leggera di Budapest, arrivando 14ª nella maratona.