Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha incriminato per terrorismo diversi leader di Hamas
Martedì il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha incriminato per terrorismo diversi leader di Hamas, per gli attacchi compiuti il 7 ottobre dello scorso anno in Israele e per aver pianificato in passato altri attacchi diretti a colpire anche cittadini statunitensi. È il primo procedimento penale avviato negli Stati Uniti contro Hamas. La legge degli Stati Uniti consente al dipartimento di Giustizia di incriminare persone straniere accusate di aver ucciso cittadini statunitensi, anche all’estero. Le accuse contro i leader di Hamas erano state depositate in un tribunale federale di New York a febbraio, e sono state rese note solo ora perché è venuta meno la necessità che rimanessero segrete, ha detto il dipartimento.
Tra le persone incriminate c’è soprattutto Yahya Sinwar, che all’epoca degli attacchi era il capo politico del gruppo nella Striscia di Gaza e che da agosto è diventato il leader di Hamas, dopo l’uccisione di Ismail Haniyeh in Iran in un attacco attribuito a Israele. Sinwar e altri leader di Hamas sono accusati «di aver finanziato, diretto e supervisionato una campagna decennale per uccidere cittadini americani e mettere in pericolo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti», ha detto il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland.
Oltre a Sinwar, che dirige le operazioni di Hamas dalla Striscia di Gaza, dove vive nascosto, tra i leader del gruppo incriminati ci sono Ismail Haniyeh, Marwan Issa e Muhammad Deif, che però sono stati uccisi nei mesi scorsi, e altri due leader di Hamas ancora in vita che sono fuggiti da Gaza e vivono all’estero: Khaled Mashaal, che vive in Qatar, e Ali Baraka, che vive in Libano.