In Ucraina cinque ministri si sono dimessi in previsione di un grande rimpasto di governo
Martedì in Ucraina si sono dimessi dai loro incarichi cinque ministri, due dei quali ricoprono anche il ruolo di vice primo ministro, in previsione di un grande rimpasto di governo. Si sono dimesse la vice prima ministra per l’integrazione europea ed euroatlantica dell’Ucraina Olha Stefanishyna e la vice prima ministra per la reintegrazione dei territori occupati ucraini Iryna Vereshchuk (nel governo ci sono in tutto quattro vice primi ministri). Insieme a loro hanno lasciato l’incarico anche il ministro per le Industrie strategiche Oleksandr Kamyshin, responsabile della produzione di armi, il ministro della Giustizia Denys Maliuska, e il ministro per l’Ambiente Ruslan Strilets.
Le loro dimissioni arrivano nel giorno di uno dei peggiori attacchi russi contro il paese degli ultimi tempi, in cui sono state uccise più di 50 persone, e precedono un viaggio molto importante negli Stati Uniti in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe esporre al presidente statunitense Joe Biden un “piano di vittoria” che dovrebbe portare alla fine dell’invasione russa con mezzi diplomatici. Parlando delle dimissioni martedì sera Zelensky ha detto che il prossimo autunno «sarà estremamente importante per l’Ucraina. E le nostre istituzioni statali dovrebbero essere configurate in modo che l’Ucraina raggiunga tutti i risultati di cui abbiamo bisogno. […] Per questo, dobbiamo rafforzare alcune aree del governo e sono stati preparati dei cambiamenti nella sua composizione».
Dall’inizio dell’anno si erano dimessi altri cinque ministri, i cui incarichi sono ricoperti da allora da dei ministri ad interim. È possibile che nei prossimi giorni ci saranno però altre dimissioni o licenziamenti e nuove nomine, anche se secondo le prime indiscrezioni alcuni politici che si sono dimessi martedì potrebbero essere rinominati in incarichi diversi: secondo quanto riportato dall’emittente pubblica Suspilne, che cita una fonte del partito di Zelensky, Stefanishyna potrebbe per esempio essere nominata nuovamente a capo di un ministero che unisca il suo vecchio portafoglio a quello del ministero della Giustizia. Anche Kamyshin ha già detto in un comunicato su Telegram che continuerà a lavorare nell’ambito della difesa, ma in un altro ruolo.