La Nuova Zelanda aumenterà considerevolmente la tassa d’ingresso per i turisti stranieri

Due turisti sul set del film Lo Hobbit a Matamata, in Nuova Zelanda (AP Photo/Mark Baker)
Due turisti sul set del film Lo Hobbit a Matamata, in Nuova Zelanda (AP Photo/Mark Baker)

Dal 1° ottobre 2024 in Nuova Zelanda la tassa d’ingresso per i turisti stranieri (da cui sono esclusi gli abitanti dell’Australia e delle piccole isole dell’oceano Pacifico) aumenterà in modo considerevole, passando da 35 dollari neozelandesi a 100 (ossia da circa 20 euro a 56 euro). Il governo ha detto che questo aumento servirà a favorire la crescita economica e a «garantire che i visitatori contribuiscano ai servizi pubblici e a esperienze di alta qualità mentre visitano la Nuova Zelanda».

A questa decisione è contrario il Tourism Industry Aotearoa, l’ente turistico indipendente del paese, che sostiene che una tassa così alta scoraggerà dal visitare la Nuova Zelanda i turisti, che già devono mettere in conto un viaggio aereo molto lungo e piuttosto caro per arrivarci. Il ministro del Turismo Matt Doocey ha risposto che la tassa rappresenta meno del 3 per cento della spesa media della maggior parte dei turisti e che quindi non sarebbe un deterrente. Oltre alla tassa d’ingresso, il paese aumenterà – sempre a partire dal 1° ottobre – anche le spese per altre tipologie di visto.

La tassa era stata creata nel 2019 quando il turismo era il settore di gran lunga più in crescita nel paese e aveva cominciato ad avere un impatto importante sulle infrastrutture e sulla vita delle persone neozelandesi. Con l’arrivo della pandemia da COVID-19 però il paese chiuse i suoi confini per due anni e mezzo e li riaprì solo ad agosto del 2022. Da allora il settore del turismo fatica a tornare ai livelli pre pandemici: nel 2023 i turisti stranieri sono stati meno di 3 milioni, circa tre quarti di quelli del 2019.