La Russia ha detto di aver abbattuto 158 droni ucraini, tra cui alcuni diretti a Mosca

Un soldato ucraino con un drone russo intercettato, ad aprile del 2022 (AP Photo/Efrem Lukatsky)
Un soldato ucraino con un drone russo intercettato, ad aprile del 2022 (AP Photo/Efrem Lukatsky)

Il ministero della Difesa russo ha detto che nella notte tra sabato e domenica l’aviazione ha intercettato e distrutto 158 droni dell’Ucraina in varie zone del paese: è uno dei più vasti attacchi dall’inizio della guerra, nel febbraio del 2022. Secondo la Russia alcuni di questi erano diretti verso la capitale, Mosca: due verso la città e nove nell’area circostante. I detriti dei droni hanno provocato incendi nella raffineria di petrolio di Mosca e nella centrale elettrica di Konakovo, nella vicina regione di Tver, uno dei maggiori produttori di energia nella Russia centrale.

Gran parte dei droni abbattuti era comunque diretta verso la regione di Kursk, al confine nord orientale dell’Ucraina e dove è in corso da settimane un intenso attacco ucraino: l’esercito sta distruggendo infrastrutture strategiche con l’obiettivo di creare una «zona cuscinetto» con la Russia. Gli altri erano diretti verso altre regioni al confine, come quella di Bryansk, di Voronez e di Belgorod, quest’ultima pure interessata da grossi attacchi dell’esercito ucraino.

– Ascolta Globo: La democrazia dei droni, con Mauro Gilli