L’italiano Rigivan Ganeshamoorthy ha vinto l’oro paralimpico nel lancio del disco, migliorando tre volte il record del mondo nella stessa gara

Rigivan Ganeshamoorthy durante la finale
(ANSA/CIP - Eva Pavia)
Rigivan Ganeshamoorthy durante la finale (ANSA/CIP - Eva Pavia)

Il lanciatore del disco italiano Rigivan Ganeshamoorthy ha vinto la medaglia d’oro nel lancio del disco alle Paralimpiadi di Parigi nella categoria F52, in cui gareggiano atleti in sedia rotelle con capacità di movimento molto ridotte del tronco, delle gambe e delle mani (e in misura minore delle braccia). Ganeshamoorthy ha vinto in modo molto netto, con una misura di 27,06 metri (circa 6 metri e mezzo in più rispetto al secondo classificato, il lettone Aigars Apinis). Ma la sua gara è stata abbastanza clamorosa soprattutto perché nei sei lanci previsti per la finale ha migliorato tre volte il record del mondo della specialità. È la prima medaglia nell’atletica per l’Italia a queste Paralimpiadi.

Nel lancio del disco F52 ogni atleta ha a disposizione sei lanci e li effettua tutti uno dopo l’altro: il metodo tradizionale prevede sempre sei lanci, ma gli atleti vanno a farli a turno uno dopo l’altro e ne fanno solo uno per volta. Questo metodo serve a evitare troppi spostamenti degli atleti dalla carrozzina alla postazione di lancio. Questo funzionamento in ogni caso ha reso ancora più notevoli i suoi tre record del mondo, perché sono stati consecutivi: tra il secondo e il quarto lancio infatti Ganeshamoorthy ha fatto prima 25,48 metri, poi 25,80 e infine 27,06, che è il nuovo record del mondo e migliora quello che resisteva fino a questa finale di 3,26 metri, che a questi livelli sono tanti.

Ganeshamoorthy ha 25 anni e una storia sportiva notevole: fino all’anno scorso praticava la scherma in carrozzina, ma dopo aver provato a lanciare ha scoperto di essere molto portato e nell’ultimo anno ha iniziato ad allenarsi nel disco e nel giavellotto. Anche per questo la finale delle Paralimpiadi di Parigi era solo la sua terza gara internazionale nel lancio del disco, e non ha mai partecipato a Europei o Mondiali, né tantomento alle Paralimpiadi prima d’ora.