Alle elezioni in Turingia ha vinto l’estrema destra
È la prima volta che succede in uno stato della Germania dalla Seconda guerra mondiale, anche se difficilmente AfD riuscirà a formare un governo
Alternative für Deutschland (AfD) ha vinto le elezioni regionali in Turingia, uno stato della Germania orientale, come era stato ampiamente previsto. Nel corso della serata di domenica, durante le operazioni di spoglio, il leader regionale e candidato dell’AfD Björn Höcke aveva subito definito questa una «storica vittoria». È in effetti la prima volta dopo la Seconda guerra mondiale che l’estrema destra vince le elezioni regionali in Germania, anche se è comunque difficile che AfD riuscirà a esprimere il governo locale in quanto nessun partito sembra disposto a entrarci in coalizione.
AfD è risultato in ampio vantaggio sugli altri partiti, con il 32,8 per cento dei consensi (un aumento significativo rispetto alle ultime elezioni, che si erano tenute nel 2019, in cui aveva ottenuto il 23,4 per cento).
Nonostante l’ottimo risultato del suo partito, Höcke nella sua circoscrizione ha perso per quattro punti percentuali contro il candidato della CDU Christian Tischner.
Il secondo partito più votato in Turingia è stato la CDU, il partito conservatore dell’ex cancelliera Angela Merkel, che ha ottenuto il 23,6 per cento dei voti. Nel 2019 aveva preso il 21,7 per cento.
Il partito che fino a oggi ha guidato il governo regionale in Turingia, Die Linke, è risultato invece ampiamente sconfitto con il 13,1 per cento dei voti (quando vinse, nel 2019, aveva preso il 31 per cento).
Come era stato previsto, oltre all’AfD ha ottenuto un ottimo risultato, guadagnando il terzo posto, l’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW): un partito populista di difficile collocazione, con posizioni di sinistra in economia e argomenti molto vicini a quelli dell’estrema destra su migranti e vaccini, nonché filorusso e contrario al sostegno all’Ucraina. BSW ha ottenuto il 15,8 per cento.
La coalizione al governo federale è andata malissimo: i Socialdemocratici hanno preso il 6,1 per cento; i Verdi e i Liberali, invece, non hanno superato la soglia di sbarramento del cinque per cento (hanno preso rispettivamente il 3,2 e l’1,2 per cento dei voti).
In totale sono andate a votare 1.7 milioni di persone e l’affluenza ha superato il 73 per cento.
In Sassonia invece il voto è stato più conteso. Secondo i risultati preliminari, la CDU ha ottenuto 31,9 per cento: avanti di poco rispetto ad AfD (30,6 per cento). L’Alleanza Sahra Wagenknecht è data al terzo posto con l’11,8 per cento dei consensi: entrerebbe per la prima volta nel parlamento della Sassonia dopo essere stata fondata meno di un anno fa.
Secondo l’attuale governatore della Sassonia Michael Kretschmer, la CDU sarebbe in grado di formare una coalizione e continuare a governare lo stato come fa dalla riunificazione tra Germania dell’Est e Germania dell’Ovest, nel 1990.
Quello di AfD, la cui popolarità aumenta dal 2014, è comunque un ottimo risultato anche in Sassonia.
Rimarranno nel parlamento statale anche i socialisti (che hanno preso il 7,3 per cento). Die Linke, invece, è dato al 4,5 per cento, sotto la soglia di sbarramento. Secondo gli analisti molti elettori di sinistra potrebbero essersi spostati verso l’Alleanza Sahra Wagenknecht. Infine i Verdi sono poco sopra la soglia di sbarramento (al 5,1 per cento).
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