La Germania ha espulso e rimpatriato dei cittadini afghani per la prima volta da quando i talebani hanno ripreso il potere nel paese
Venerdì mattina un aereo con a bordo diversi detenuti di nazionalità afghana è partito dall’aeroporto di Lipsia, in Germania, diretto verso l’Afghanistan. Il governo tedesco ha detto che si tratta di persone condannate che non hanno più diritto di rimanere nel paese, perché su di loro pendeva un ordine di espulsione. È la prima volta da quando i talebani hanno ripreso il potere in Afghanistan, nell’agosto del 2021, che la Germania rimpatria cittadini del paese.
Il giornale tedesco Spiegel, che ha raccolto diverse informazioni esclusive su questa storia, ha scritto che l’aereo era un Boeing 787 della compagnia di bandiera del Qatar, che con l’Afghanistan dei talebani mantiene solidi rapporti. Secondo fonti dello Spiegel, il governo tedesco avrebbe negoziato il rimpatrio direttamente con il Qatar. Fonti di sicurezza hanno poi detto al giornale che a bordo c’erano 28 persone afghane provenienti da vari stati tedeschi, alcune di loro direttamente dal carcere, e che a ciascuno sono stati consegnati mille euro come forma di aiuto per il rientro in patria.
Il rimpatrio è avvenuto pochi giorni dopo l’accoltellamento di Solingen, rivendicato dall’Isis, in cui sono state uccise tre persone e ne sono state ferite altre: l’attacco aveva riacceso il dibattito sull’immigrazione in Germania, portando il governo guidato dal socialista Olaf Scholz ad approvare un serie di misure per rafforzare la sicurezza nel paese. Tra pochi giorni si terranno inoltre le elezioni in tre importanti stati tedeschi, la Sassonia, la Turingia e Brandeburgo. In tutti e tre la coalizione di governo è ampiamente sfavorita e il partito di estrema destra Alternative für Deutschland è dato vincitore.
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