L’esercito israeliano ha ucciso cinque persone in un attacco contro un convoglio umanitario nella Striscia di Gaza
Giovedì sera un camion che trasportava forniture mediche e carburante verso la città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, è stato colpito da un attacco aereo dell’esercito israeliano. Sono state uccise cinque persone, tutte dipendenti della ditta di trasporti locale a cui si appoggia per consegnare gli aiuti l’associazione statunitense Anera, quella che coordinava il convoglio. Anera ha confermato la notizia e ha aggiunto che l’attacco è stato compiuto nonostante il tragitto fosse stato concordato in anticipo con l’esercito israeliano. Questo a sua volta ha sostenuto che diverse persone armate avessero preso il controllo della jeep che era in testa al convoglio: al momento non ce n’è conferma.
Non è la prima volta che Israele attacca veicoli umanitari: era accaduto per esempio ad aprile, quando uccise 7 operatori della World Central Kitchen, e nel contestatissimo e ampio attacco di febbraio, quando l’esercito sparò sulla folla di palestinesi accalcati attorno ai camion degli aiuti, uccidendo più di cento persone.
Proprio giovedì il Programma alimentare mondiale (PAM), l’agenzia dell’ONU che si occupa dell’assistenza alimentare nel mondo, ha dichiarato l’interruzione del suo programma di aiuti nella Striscia «fino a nuovo avviso», a causa dei continui attacchi subiti dal personale che trasporta gli aiuti alimentari, l’ultimo dei quali avvenuto martedì.
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