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  • Venerdì 30 agosto 2024

La Corte Suprema del Brasile ha ordinato il blocco di X nel paese

Per via di una disputa con Elon Musk su alcuni account di estrema destra: la sospensione del social network dovrà essere effettuata immediatamente

Elon Musk, proprietario di X (Apu Gomes/Getty Images)
Elon Musk, proprietario di X (Apu Gomes/Getty Images)
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Venerdì la Corte Suprema brasiliana ha ordinato il blocco immediato nel paese del social network X (ex Twitter), nell’ambito di una disputa che prosegue da alcuni mesi fra il proprietario di X Elon Musk e il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes. Mercoledì la Corte aveva dato all’azienda tempo fino alle 20 di giovedì sera (l’una della notte fra giovedì e venerdì in Italia) per adeguarsi alla legge nazionale per le società tecnologiche straniere che operano nel paese, che prevede la nomina di un rappresentante legale in Brasile. La società tuttavia non ha rispettato questo limite: il blocco dovrà essere eseguito dalle singole compagnie che offrono i servizi di connessione a Internet nel paese, con la supervisione dell’Agenzia nazionale per le telecomunicazioni (Anatel), che avrà 24 ore di tempo per informare la Corte Suprema delle procedure svolte per bloccare X.

Quello brasiliano è uno dei più grandi mercati di X al di fuori degli Stati Uniti: il Brasile ha 217 milioni di abitanti e circa 24 milioni di profili attivi sul social network. La sospensione rischia dunque di creare un danno notevole all’azienda.

La disputa era cominciata ad aprile, quando il giudice Moraes aveva ordinato il blocco di circa un centinaio di account sul social network. L’ordine era parte di un’indagine sulle notizie false e i messaggi d’odio diffusi su X da figure legate all’ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro, durante il suo mandato e in corrispondenza dell’assalto da parte di suoi sostenitori al parlamento e altri edifici governativi, nel gennaio del 2023.

Musk aveva accusato Moraes di aver tradito la Costituzione e il popolo del Brasile e aveva detto di voler contestare i blocchi in ogni sede legale. Moraes aveva poi aperto un’indagine su Musk per una serie di reati, compreso quello di “intralcio alla giustizia” e stabilito per X una multa di circa 18mila euro al giorno per ogni profilo che fosse rimasto aperto. Ad agosto Musk aveva annunciato la chiusura della sede brasiliana del social network, con effetto immediato.

Moraes è un giudice molto noto e discusso in Brasile: durante la presidenza Bolsonaro si è presentato come un tenace difensore della democrazia brasiliana ed è stato sia apprezzato per la sua intransigenza nei confronti di chi a vario titolo ha attaccato le istituzioni sia criticato per i metodi aggressivi e la gestione spregiudicata del proprio ruolo e del proprio potere. Sta guidando le inchieste sul presunto tentativo di golpe di Jair Bolsonaro dopo la sconfitta elettorale del 2022 ed è molto attivo nel tentativo di perseguire i social network per la diffusione di notizie false. Lo stesso Moraes aveva temporaneamente bloccato Telegram per motivi simili, nel 2022.

Sia X che Twitter sono già stati bloccati in passato, in altri paesi: a giugno 2021 il governo della Nigeria prese questa decisione dopo che il social network aveva censurato alcuni post dell’allora presidente Muhammadu Buhari per incitamento alla violenza, in India nel 2022 il social network fu bloccato perché non rispondeva ad alcune ingiunzioni legali. In vari paesi poi X e altri social network sono stati resi inaccessibili dai governi durante proteste e manifestazioni.

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