Il ruolo della Amerigo Vespucci sta un po’ cambiando

Pur non essendo adeguata a contesti di guerra la nave scuola è ancora un vanto della Marina italiana, e il governo la sta utilizzando per una costosa promozione turistica e culturale

La nave scuola Amerigo Vespucci al largo del porto di Genova, il 2 luglio 2020 (LUCA ZENNARO/ANSA)
La nave scuola Amerigo Vespucci al largo del porto di Genova, il 2 luglio 2020 (LUCA ZENNARO/ANSA)

Il 26 agosto è stato inaugurato a Tokyo il secondo “Villaggio Italia”, l’esposizione itinerante di prodotti che accompagna il viaggio in giro per il mondo della nave scuola della Difesa italiana, la Amerigo Vespucci. Alla cerimonia di inaugurazione, durata oltre un’ora e caratterizzata da una certa pomposa solennità, erano presenti, tra gli altri, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il suo sottosegretario Matteo Perego, l’ambasciatore italiano in Giappone, Gianluigi Benedetti, e il viceministro della Difesa giapponese Shingo Miyake.

“Villaggio Italia” è un’iniziativa promossa dal ministero della Difesa nel 2023, nell’ambito di un ripensamento della missione dell’Amerigo Vespucci, la più antica e prestigiosa delle navi scuola attualmente utilizzate dalla Marina per addestrare i giovani marinai e gli allievi delle accademie navali delle forze armate italiane. È un veliero a motore lungo 82 metri, con quattro alberi (tre effettivi più il bompresso, cioè il pennone sporgente sulla prua), costruito nei cantieri di Castellammare di Stabia, vicino a Napoli, e varato nel febbraio del 1931. Fin dall’inizio fu pensata come nave addestrativa: compito che la Vespucci ha svolto ininterrottamente, tranne in alcune fasi della Seconda guerra mondiale e negli anni in cui è stata ristrutturata (1964, 1973 e 1997).

Da tempo l’attività seguiva un programma canonico: un giro per il mondo di oltre un anno, durante il quale gli allievi e parte dell’equipaggio si alternavano a bordo per effettuare cicli di addestramento di alcuni mesi. Nel 2020, per via dell’epidemia di Covid, la missione di addestramento era stata annullata. In vista della missione del 2023 il governo di Giorgia Meloni, e in particolare il ministro Crosetto, hanno pensato a come rinnovare la funzione della Vespucci, affiancando alla tradizionale attività di addestramento una funzione di promozione turistica e culturale del paese.

Di qui nasce l’idea del “Villaggio Italia”: un’operazione costosa per la Difesa – per la sola assegnazione della gara d’appalto ci sono voluti 41 milioni di euro – ma che secondo il governo dovrebbe garantire all’Italia un ritorno economico legato alla pubblicità fatta all’estero, e agli introiti che questa può generare. Al tempo stesso, questo nuovo programma risponde anche a un’esigenza degli alti comandi della Marina: assicurare finanziamenti adeguati per il mantenimento della Vespucci, che richiede spese non irrilevanti.

Dal punto di vista tecnologico e militare la Vespucci è del tutto inadeguata ai contesti di guerra di oggi. È però un veliero ammirevole e perfettamente conservato, ed è per questo famoso tra gli appassionati di nautica, militare e non solo, di tutto il mondo. Hanno contribuito alla costruzione della sua fama in particolare due episodi, spesso enfatizzati dalla retorica celebrativa della Vespucci. Nel 1962 il comandante di una portaerei della marina statunitense incrociò il veliero nel Mediterraneo e, dopo averlo riconosciuto, lo salutò con queste parole: «Siete la più bella nave al mondo». Analogamente nel 2022, il comandante di un’altra portaerei statunitense, anche stavolta nel Mediterraneo, salutò la Vespucci richiamandosi a quel precedente: «Dopo 60 anni, siete ancora la più bella nave al mondo». Questo riconoscimento della più efficiente e potente marina che esista è un ricorrente motivo di orgoglio per la Difesa italiana.

Tutto ciò aiuta anche a spiegare due cose. La prima è che partecipare alle missioni di addestramento sulla Vespucci è un’ambizione di molti allievi della Marina.

L’attività sul veliero è notoriamente molto dura, si svolge in spazi ristretti e contempla esercitazioni difficili e pericolose in mare aperto, durante sessioni di navigazione lunghe e stancanti (nel 2012 ci fu anche un incidente mortale a bordo). Non vengono svolte esercitazioni di guerra, ma operazioni marinaresche e nautiche di una certa complessità. Al tempo stesso, durante il loro addestramento gli allievi contribuiscono a mantenere in funzione il veliero, svolgendo compiti che altrimenti sarebbero tutti a carico degli ufficiali e dei graduati. Nella missione di addestramento, oltre a un equipaggio di 264 membri vengono impiegati a rotazione tra i 100 e i 150 allievi, quasi tutti dell’Accademia navale di Livorno e sotto il comando del capitano di vascello Giuseppe Lai.

In secondo luogo, il prestigio di cui gode la Vespucci aiuta a comprendere come mai il governo abbia pensato di usarla in un’operazione di promozione turistica e culturale.

La Vespucci è a suo modo un emblema di “italianità” nel mondo, è un esempio di manifattura di alta classe, di attaccamento alle tradizioni e di estetica raffinata. Ai dirigenti della Difesa è parso ovvio, quindi, associarla al progetto del “Villaggio Italia”, che però è stato costoso e macchinoso da organizzare. Il ministero ha affidato a Difesa Servizi Spa il coordinamento del progetto: è una società cosiddetta in house, controllata dal ministero stesso, che si occupa di gestire alcune attività commerciali e finanziarie connesse alla Difesa. Nel febbraio del 2024 è stato avviato un bando pubblico europeo, e a vincere la gara d’appalto è stata un’azienda italiana, la Ninetynine, fondata e guidata da Simone Mazzarelli.

Guido Crosetto partecipa all’inaugurazione del “Villaggio Italia” a Tokyo, con la Vespucci alle spalle, il 26 agosto 2024 (KIMIMASA MAYAMA/ANSA)

La gara da 41 milioni di euro è stata finanziata con un misto di fondi pubblici e privati. In breve, il ministero della Difesa ha chiesto ai vari ministeri interessati a partecipare al progetto di contribuire alla spesa, per un totale di circa 30 milioni. Gli altri 10 milioni sono stati anticipati da Ninetynine: quest’ultima recupererà la spesa sostenuta vendendo gli spazi espositivi allestiti in giro per il mondo ai privati, fino al raggiungimento dei 10 milioni. L’eventuale ulteriore guadagno verrà redistribuito tra gli 11 ministeri che hanno sostenuto il progetto.

Il “Villaggio Italia” segue in realtà solo virtualmente l’itinerario della Vespucci. La nave, partita dal porto di Genova il primo luglio 2023, attraccherà in oltre 30 porti in tutti e cinque i continenti, prima di tornare a La Spezia alla fine di febbraio del 2025. Il “Villaggio Italia” verrà allestito in sole otto occasioni: dopo la sosta a Los Angeles a luglio scorso e quella a Tokyo, il “Villaggio” si sposterà a Darwin in Australia e a Singapore a ottobre, a Mumbai, in India, a novembre, ad Abu Dhabi e a Doha, rispettivamente negli Emirati Arabi Uniti e in Qatar a dicembre, e infine a Jeddah, in Arabia Saudita, a gennaio. Per ciascuna di queste tappe viene organizzata un’esposizione. Difesa Servizi e Ninetynine preparano le strutture necessarie, le trasportano perlopiù via nave (in alcuni casi, specie per le tappe nel Golfo Persico, si procederà invece probabilmente via aereo), e allestiscono i padiglioni nei locali di volta in volta individuati. Lì dentro poi vengono organizzate mostre, eventi, esibizioni, incontri.

Anche le dimensioni variano di volta in volta, a seconda dello spazio messo a disposizione del “Villaggio”. A Los Angeles, per esempio, lo spazio era stato allestito tra il 3 e l’8 luglio in un parcheggio del porto, e occupava 12mila metri quadrati: ci sono stati 72mila ingressi. A Tokyo, invece, il “Villaggio” è stato ospitato dal 26 al 30 agosto in un terminal crociere, una struttura su quattro piani che offriva complessivamente 22mila metri quadrati di spazio: in questi cinque giorni è stato possibile, in determinati orari, visitare la Vespucci, guardare film e documentari italiani (di Micaela Ramazzotti, di Luigi Pingitore, di Baptiste Etchegaray), assistere a spettacoli musicali, visitare una mostra su Pier Paolo Pasolini, fare un «aperitivo all’italiana» con DJ set e karaoke. Ciascuno dei vari ministeri coinvolti è interessato a promuovere alcuni aspetti del paese, a favorire l’acquisto di prodotti italiani e le attività commerciali delle imprese italiane all’estero, a incentivare i turisti stranieri a fare vacanze in Italia, e a rinforzare l’immagine che si ha in giro per il mondo dello “stile di vita italiano” cosiddetto.

Il ministero dell’Agricoltura, per esempio, ha programmato di organizzare nelle varie tappe alcune esibizioni culinarie e degustazione di piatti, al fine di rafforzare la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’UNESCO.