La grave moria di pesci in una città turistica della Grecia
A Volos da giorni ci sono tonnellate di pesci morti ammassati nel porto e sulle coste, con miasmi che hanno invaso tutta la città
Da giorni sulle coste di Volos, cittadina turistica del mar Egeo a nord di Atene, si sono ammassati centinaia di migliaia di pesci morti, che hanno creato una sorta di patina argentata e maleodorante nelle acque del porto e lungo le spiagge. Le autorità stanno cercando di raccogliere i pesci con reti e ruspe, ma intanto i miasmi sono arrivati ovunque in città, dagli stabilimenti balneari ai ristoranti, creando disagi per le attività commerciali alle prese con la stagione turistica.
Secondo gli esperti, la moria di pesci è stata causata dalla grave esondazione del lago Karla, a nord di Volos, nella regione della Tessaglia. È avvenuta lo scorso anno, e da allora l’acqua ha gradualmente spinto i pesci d’acqua dolce più a sud, tramite i corsi che arrivano in città e finiscono per sfociare nel golfo Pagaseo: sono morti una volta arrivati in mare, dove l’acqua salata non permette loro di sopravvivere.
Mercoledì il sindaco di Volos, Achilleas Beos, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha detto che «l’odore è insopportabile», e ha accusato il governo di non aver impedito un disastro ambientale ampiamente prevedibile: «Non hanno fatto ciò che era ovvio, cioè mettere delle reti protettive». I pesci morti sono arrivati anche oltre la costa, e hanno raggiunto le aree centrali del golfo: secondo il sindaco sono un grosso rischio per le altre specie marine.