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  • Giovedì 29 agosto 2024

Le prime medaglie dell’Italia alle Paralimpiadi di Parigi

Lorenzo Bernard e Davide Plebani hanno vinto un bronzo nell'inseguimento in tandem su pista, poi sono arrivate otto medaglie nel nuoto: due ori, due argenti e quattro bronzi

Carlotta Gilli festeggia il suo oro (Sean M. Haffey/Getty Images)
Carlotta Gilli festeggia il suo oro (Sean M. Haffey/Getty Images)
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Nella prima giornata di gare alle Paralimpiadi di Parigi 2024, la prima medaglia vinta dall’Italia è stata quella di bronzo dei ciclisti Lorenzo Bernard e Davide Plebani nei 4.000 metri dell’inseguimento in tandem, una specialità del ciclismo su pista. Bernard e Plebani hanno vinto la finale per il terzo posto della categoria “B”, per atleti con disabilità visive, contro la coppia olandese formata da Vincent ter Schure e Timo Fransen. Il nome ufficiale della gara è “inseguimento individuale”, perché solo uno dei due ciclisti delle coppie in gara ha una disabilità: nel caso della coppia italiana era Lorenzo Bernard, che è cieco. L’altro ciclista invece è definito “guida”, ed è quello dei due che sta davanti nel tandem.

Lorenzo Bernard ha 27 anni ed è di Novalesa, in Piemonte: a quindici anni perse la vista per l’esplosione di un ordigno risalente alla Seconda guerra mondiale a cui si era avvicinato inconsapevolmente. Aveva già partecipato alle Paralimpiadi di Tokyo nel 2021, ma gareggiando nel canottaggio (arrivò quinto): nell’ultimo anno e mezzo invece ha cominciato ad allenarsi con costanza nel ciclismo. Plebani ha 28 anni – è di Sarnico, in Lombardia – e gareggia sia su strada che su pista. Nel 2019 vinse una medaglia di bronzo ai Mondiali nell’inseguimento. Plebani e Bernard si allenano insieme solo da un anno e sono considerati una coppia con grandi margini di miglioramento.

Lorenzo Bernard, dietro, e Davide Plebani alla fine della gara per il bronzo (Alex Slitz/Getty Images)

Nel nuoto invece Simone Barlaam ha vinto la medaglia d’argento nei 400 metri stile libero maschili, categoria S9, per atleti con disabilità a una gamba. Barlaam, che ha 24 anni, è uno dei migliori nuotatori in assoluto alle Paralimpiadi di Parigi e questa è la sua quinta medaglia paralimpica, su una specialità che solitamente non è tra quelle in cui si trova meglio: tre anni fa alle Paralimpiadi di Tokyo, dove vinse 4 medaglie (una delle quali d’oro), arrivò sesto nei 400 metri stile libero.

Simone Barlaam (ANSA / CIP – FERRARO)

Sempre nei 400 metri stile libero S9, ma femminili, la ventottenne Vittoria Bianco ha poi vinto la medaglia di bronzo: Bianco è alla sua seconda partecipazione alle Paralimpiadi (a Tokyo vinse la medaglia d’oro nella 4×100 stile libero). Bianco è arrivata alle Paralimpiadi non al meglio della forma a causa di alcuni problemi fisici e la sua gara è stata sorprendente: «Mi sono bombardata di antibiotici e antistaminici», ha detto alla fine della gara, definendosi sorpresa per la prestazione.

L’Italia paralimpica è molto forte nel nuoto, e al termine della prima giornata di gare si trova prima nel medagliere (a Tokyo alla fine era stata quinta). Anche a queste Paralimpiadi, insomma, ha cominciato molto bene, perché dopo le medaglie di Barlaam e Bianco è arrivata quella di bronzo di Francesco Bettella nei 100 metri dorso categoria S1, quella degli atleti con le disabilità più gravi. Bettella ha 35 anni e ha vinto due argenti a Rio de Janeiro nel 2016, due bronzi a Tokyo nel 2021 e tre medaglie d’oro ai Mondiali.
È poi arrivata la medaglia di bronzo di Angela Procida, che è arrivata terza nella finale dei 100 dorso S2 femminile. Procida ha 24 anni e aveva già partecipato alle Paralimpiadi di Tokyo, ma senza vincere medaglie.
Subito dopo c’è stata la medaglia d’argento di Efrem Morelli nei 50 metri rana nella categoria S3. Morelli è un atleta paraplegico, aveva già partecipato ai Giochi Paralimpici di Londra, Rio de Janeiro (dove aveva vinto un bronzo nella stessa gara) e Tokyo; ai Mondiali di Londra del 2019 aveva vinto l’oro nei 50 metri rana e aveva fatto il record del mondo.
Carlotta Gilli ha poi vinto l’oro nei 100 metri farfalla categoria S13 femminile (le categorie dalla S11 alla S13 sono per atleti con disabilità visive). Gilli ha 23 anni e a Tokyo aveva già vinto due ori, di cui uno in questa stessa specialità.
Anche Francesco Bocciardo ha ottenuto la medaglia d’oro nei 200 stile libero categoria S5 maschile: Bocciardo, che era tra i favoriti, ha 30 anni, a Tokyo aveva già vinto l’oro nei 100 e nei 200 metri stile libero, e nel 2016 a Rio de Janeiro lo aveva vinto nei 400 stile libero.
Infine, Monica Boggioni ha vinto la medaglia di bronzo nei 200 metri stile libero categoria S5 femminile. Boggioni è del 1998, ha esordito nel 2017 e a Tokyo aveva già vinto tre bronzi.