Gloria Maya Musu-Scott in tribunale nella capitale liberiana di Monrovia, il 9 gennaio (EPA/AHMED JALLANZO)

In Liberia è stata assolta l’ex presidente della Corte Suprema che era stata condannata all’ergastolo con l’accusa di aver ucciso la nipote

Mercoledì la Corte Suprema della Liberia ha assolto Gloria Maya Musu-Scott, un’importante giurista ed ex politica che a gennaio era stata condannata all’ergastolo con l’accusa di aver ucciso la nipote assieme ad altre tre sue parenti. Musu-Scott era stata a sua volta presidente della Corte Suprema dal 1997 al 2003: i giudici hanno concluso che non c’erano prove sufficienti per ritenere né lei né le altre tre donne responsabili dell’omicidio di Charloe Musu, che fu uccisa il 22 febbraio del 2023. Musu-Scott e le sue tre parenti erano state accusate di omicidio, associazione a delinquere e falsa testimonianza.

In Liberia Musu-Scott è molto nota perché oltre a essere stata presidente della Corte Suprema è stata senatrice fino al 2011 e si è battuta per i diritti delle donne nel suo paese. Si era sempre detta innocente: «Ci sono un sacco di persone innocenti in carcere in questa Repubblica. Quindi ringrazio gli avvocati, ma c’è ancora un sacco di lavoro da fare», ha detto dopo la sentenza.

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