Negli Stati Uniti due lavoratori di Delta Air Lines sono morti per l’esplosione di due pneumatici di un aereo Boeing 757

Un Boeing 737 MAX nel 2020 (Mike Siegel/The Seattle Times via AP, Pool)
Un Boeing 737 MAX nel 2020 (Mike Siegel/The Seattle Times via AP, Pool)

Martedì vicino all’aeroporto internazionale di Atlanta, negli Stati Uniti, due persone che lavoravano per Delta Air Lines sono morte e una terza è stata gravemente ferita: stavano rimuovendo due pneumatici da un aereo Boeing 757 quando questi sono esplosi. L’operazione stava avvenendo in una struttura di manutenzione di Delta: l’azienda ha detto che sta collaborando con le autorità locali e conducendo un’indagine approfondita per capire cos’è successo.

L’aereo era arrivato ad Atlanta da Las Vegas. Un articolo scientifico pubblicato nel 1996, ma ancora valido, spiega che «l’energia rilasciata dallo scoppio di uno pneumatico può essere equiparata alla dinamite».

Negli ultimi mesi Boeing è già stata al centro di molte attenzioni per alcuni incidenti, fra cui uno nel quale un aereo aveva perso un pezzo di fusoliera mentre era in volo, negli Stati Uniti. L’uso degli aerei di quel modello (737 Max 9) era stato perciò temporaneamente sospeso in molti paesi e la National Transportation Safety Board, l’ente statunitense che indaga sugli incidenti aerei, aveva aperto un’indagine. Più di recente, una capsula progettata da Boeing per trasportare gli astronauti verso la Stazione spaziale internazionale ha avuto problemi tecnici abbastanza gravi da convincere la NASA a posticipare di mesi il ritorno degli astronauti in questione per evitare di farli tornare sulla Terra con la stessa capsula.