Una parte del porto di Walvisbaai (Lyu Tianran/Xinhua via ANSA)

La Namibia ha vietato l’approdo a una nave che secondo la polizia trasportava materiale esplosivo destinato a Israele

La Namibia, un paese dell’Africa sud occidentale, ha vietato l’approdo nel porto della città di Walvisbaai a una nave cargo che, secondo un’indagine della polizia locale, trasporterebbe «materiale esplosivo destinato a Israele».

A chiedere alle autorità competenti il divieto di approdo era stata la ministra della Giustizia Yvonne Dausab, che ritiene la decisione un modo per rispettare gli obblighi internazionali della Namibia e per dimostrare sostegno al popolo palestinese. La Namibia è tra i paesi che hanno sostenuto la decisione del Sudafrica di intentare una causa per genocidio contro Israele per la guerra nella Striscia di Gaza, ed è anche uno dei paesi firmatari della convenzione sul genocidio, un trattato internazionale approvato dall’Assemblea generale dell’ONU nel 1948.

La nave si chiama Kathrin, era partita dal Vietnam ed era diretta verso il Mediterraneo attraverso lo stretto di Gibilterra. Non è noto al momento il motivo per cui la nave aveva chiesto di approdare in Namibia, ma è comune che imbarcazioni di questo tipo, che compiono viaggi molto lunghi, si fermino lungo il percorso per fare rifornimenti, caricare o scaricare merci o semplicemente per fare una pausa dalla navigazione.

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