Un giudice del Texas ha sospeso il programma di Joe Biden per regolarizzare le persone straniere sposate con statunitensi

Il presidente Joe Biden durante una visita alla frontiera fra Messico e Texas (AP Photo/Evan Vucci)
Il presidente Joe Biden durante una visita alla frontiera fra Messico e Texas (AP Photo/Evan Vucci)

Un giudice federale in Texas ha sospeso il programma approvato a giugno su iniziativa del presidente Joe Biden che garantiva a chi vive illegalmente negli Stati Uniti da oltre dieci anni ma è sposato con un cittadino statunitense una via per regolarizzare la propria posizione. Il programma, che secondo Biden avrebbe permesso a oltre 500mila persone, per lo più provenienti dal Messico, di non rischiare l’espulsione dal paese e di ottenere entro tre anni la cittadinanza statunitense, è stato sospeso per due settimane, con la possibilità di estendere la sospensione.

Il ricorso accolto dal giudice texano, che ha portato alla sospensione del programma approvato dall’amministrazione di Biden, si fonda sulla tesi che questo abbia “l’intento politico” di favorire l’immigrazione e abbia scavalcato in modo non legale il Congresso degli Stati Uniti e le autorità statali, su cui ricadrà il peso delle legalizzazioni. Il programma aveva iniziato ad accettare domande il 19 agosto: anche durante la sospensione potranno ancora essere presentate, ma non potranno essere esaminate.

Il ricorso era stato presentato dal Texas e da altri 15 stati governati da esponenti del partito Repubblicano. Il giudice che lo ha accolto, J. Campbell Barker, è stato nominato da Donald Trump. Negli ultimi anni le corti di Texas, Louisiana e Mississippi, che hanno molti giudici di orientamento conservatore, hanno ricevuto spesso ricorsi contro leggi e decisioni prese dai Democratici da parte di politici e associazioni di destra.

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