Il comandante della barca a vela Bayesian è indagato per naufragio e omicidio plurimo colposi
La procura di Termini Imerese ha iscritto come indagato James Cutfield, il comandante della barca a vela Bayesian, affondata la scorsa settimana nella rada del porto di Porticello, sulla costa tirrenica siciliana, dopo essere stata colpita da una tempesta. Cutfield, che ha 51 anni ed è neozelandese, era stato ascoltato due volte dai magistrati nei giorni scorsi. A bordo della Bayesian c’erano in tutto dodici turisti e dieci membri dell’equipaggio: quindici persone erano state soccorse, mentre 7 sono morte.
Le indagini si stanno concentrando sul comportamento dell’equipaggio nella notte tra domenica 18 e lunedì 19 agosto, quando è avvenuto il naufragio. Il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha detto che nella notte della tempesta c’era un addetto di guardia in plancia a cui spettava avvisare in caso di maltempo improvviso. Non è stato reso noto chi, tra le persone dell’equipaggio, avesse questo compito. «Mi chiedo perché non ha visto la tempesta arrivare. Stiamo indagando anche sul perché l’equipaggio si sia salvato salendo sulla scialuppa mentre gli altri ospiti erano nello scafo. Quello che sappiamo è che l’evento è stato veramente repentino e improvviso», ha detto sabato mattina in una conferenza stampa Raffaele Cammarano, il pubblico ministero che coordina le indagini sul naufragio.
Il comandante della capitaneria di porto Raffaele Macauda ha chiarito che la Bayesian poteva stare in rada anche perché non c’era stata una specifica allerta meteo per quel tratto di mare, né tanto meno avvisi formali sulla burrasca in arrivo. Ma, ha aggiunto Macauda, le indagini permetteranno di capire se il comandante poteva prendere iniziative in modo autonomo sulla base della situazione meteorologica.