Un attacco con droni dell’esercito del Mali ha ucciso 21 civili nel nord del paese
Lunedì un gruppo ribelle maliano ha detto che un attacco con droni condotto dall’esercito del Mali contro il centro abitato di Tinzaouaten, nel nord del paese, ha ucciso 21 civili, fra cui 11 bambini. L’esercito ha confermato l’attacco, dicendo che aveva come obiettivo persone che ha definito “terroristi”.
Un portavoce della coalizione di gruppi armati che combattono per l’indipendenza del nord del Mali, composti principalmente da persone di etnia Tuareg, ha detto che l’attacco ha colpito una farmacia e un gruppo di persone, e che ci sono decine di feriti. Tinzaouaten è un piccolo centro al confine con l’Algeria, a circa 1.400 chilometri dalla capitale Bamako.
Sempre in quella zona alla fine di luglio i gruppi ribelli avevano ucciso decine di soldati maliani e mercenari russi, che si trovano nel paese da anni e sostengono il colonnello Assimi Goïta, a capo della giunta militare che governa il Mali dal 2020 a seguito di un colpo di stato. Fino a poco tempo fa facevano parte del Gruppo Wagner, presente da tempo in diversi stati africani, dove offre supporto in cambio di denaro ai regimi in carica. Dopo la morte del suo leader Yevgeny Prigozhin nell’agosto del 2023 la sua struttura è cambiata notevolmente e la milizia ha preso il nome di “Africa Corps”, o “Expeditionary Corps”, proseguendo in gran parte con le proprie attività.
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