Cosa è venuto fuori dalla conferenza stampa sul naufragio della Bayesian
C’è un’inchiesta per omicidio e naufragio colposi: la magistratura ha scelto di mantenere una certa riservatezza, ma ha accennato ad alcune ipotesi
Per ricostruire con più certezza cosa è successo nella notte tra domenica 18 e lunedì 19 agosto, quando la grande barca a vela Bayesian è affondata nella rada del porto di Porticello, sulla costa tirrenica siciliana, dopo essere stata colpita da una tempesta, bisognerà aspettare che il relitto venga recuperato dal fondo del mare. È quello che hanno ribadito i magistrati impegnati nelle indagini, che pur avendo organizzato una conferenza stampa sabato mattina continuano a mantenere una certa riservatezza sulla vicenda.
Sono comunque stati diffusi alcuni dettagli interessanti che aiutano in parte a capire le cause del naufragio in cui sono morte sette persone, e di cui si sta parlando in tutto il mondo da giorni.
Venerdì verso mezzogiorno i sommozzatori hanno recuperato l’ultimo corpo disperso, quello di Hannah Lynch, 18 anni. Era la figlia dell’imprenditore inglese Mike Lynch, anche lui morto nel naufragio. Come spiegato dal procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, il corpo di Hannah Lynch è stato trovato nella terza cabina sul lato sinistro della barca. I corpi di altre cinque persone morte erano stati trovati nella prima cabina, sempre sul lato sinistro. In quella parte della nave cercavano bolle d’aria per continuare a respirare: probabilmente, hanno detto i magistrati, non sono riusciti a raggiungere il ponte e quindi la scialuppa di salvataggio perché sono stati sorpresi dalla burrasca mentre stavano dormendo.
Un’informazione importante finora non nota riguarda il comportamento dell’equipaggio. Il procuratore ha detto che nella notte della tempesta c’era un addetto di guardia in plancia a cui spettava avvisare in caso di maltempo improvviso. Non è stato reso noto chi, tra le persone dell’equipaggio, avesse questo compito. «Mi chiedo perché non ha visto la tempesta arrivare. Stiamo indagando anche sul perché l’equipaggio si sia salvato salendo sulla scialuppa mentre gli altri ospiti erano nello scafo. Quello che sappiamo è che l’evento è stato veramente repentino e improvviso», ha detto Raffaele Cammarano, il pubblico ministero che coordina le indagini sul naufragio.
In merito alle previsioni meteo, il comandante della capitaneria di porto Raffaele Macauda ha chiarito che la Bayesian poteva stare in rada anche perché non c’era stata una specifica allerta meteo per quel tratto di mare, né tanto meno avvisi formali sulla burrasca in arrivo. Ma, ha aggiunto Macauda, le indagini permetteranno di capire se il comandante poteva prendere iniziative in modo autonomo sulla base della situazione meteorologica.
A tutte le domande fatte dai giornalisti sugli aspetti tecnici e sulle cause specifiche del naufragio non sono state date risposte. Non si sa ancora se sia stato lasciato aperto un portellone da cui è entrata l’acqua che ha fatto affondare la barca, una delle ipotesi più citate negli ultimi giorni. Il pubblico ministero ha preferito non rispondere perché questo dettaglio sarà decisivo nell’inchiesta per omicidio colposo e naufragio colposo avviata dalla procura.
Al momento il fascicolo d’inchiesta è stato aperto contro ignoti, ma lo stesso procuratore capo ha detto che probabilmente verrà indagato qualcuno. Il comandante James Cutfield, 51 anni, neozelandese, sarà sentito almeno un’altra volta dopo i colloqui già avvenuti nei giorni scorsi. Le autopsie sui corpi delle persone morte non sono state ancora eseguite. Nessuna delle persone sulla nave, ospiti o personale dell’equipaggio, è stata sottoposta a test per individuare l’assunzione di alcol o sostanze stupefacenti. L’equipaggio non è obbligato a restare in Sicilia, anche se la procura ha chiesto alle persone coinvolte nel naufragio la disponibilità a rispondere a ulteriori domande. Il relitto sarà recuperato nelle prossime settimane a spese della proprietà ma è difficile stimare i tempi di recupero.
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