Due comuni sardi continuano a litigarsi la spiaggia di Cala Luna

Dorgali sostiene che sia quasi tutta nel suo territorio, mentre Baunei dice che per metà è sua, e la Regione non interviene per mettere un punto

La spiaggia di Cala Luna
(LOCCI/ANSA)
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Anche quest’estate i comuni sardi di Baunei e di Dorgali hanno litigato per la gestione della spiaggia di Cala Luna, una delle più note e apprezzate della Sardegna, da decenni al centro di una contesa territoriale tra le due amministrazioni. Cala Luna si trova sulla costa orientale dell’isola, nel golfo di Orosei e in provincia di Nuoro: è la foce di un torrente che segna il confine tra i due comuni, che litigano da decenni su chi abbia giurisdizione sulla spiaggia, frequentata ogni anno da migliaia di persone.

I confini vennero definiti per l’ultima volta a metà Ottocento, e da allora mai più aggiornati, ma nel tempo sono stati interpretati in maniera molto diversa: il comune di Dorgali ritiene che quasi tutta la spiaggia ricada sotto la sua giurisdizione, mentre quello di Baunei ritiene che la competenza vada divisa a metà. Entrambi i sindaci definiscono la contesa per Cala Luna una faccenda «storica», e ogni estate discutono per la gestione dei turisti, dello spazio fisico della spiaggia e dei servizi offerti al suo interno.

Quest’estate i due comuni hanno litigato due volte. Prima per l’introduzione del numero chiuso di turisti sulla spiaggia, introdotto in maniera autonoma dal comune di Dorgali a partire da quest’anno: il comune di Baunei ha contestato di non essere stato interpellato (nel 2021 c’era stato un altro scontro su questo). Poche settimane dopo di nuovo per l’installazione, sempre da parte del comune di Dorgali, di una biglietteria per il pagamento dell’accesso alla spiaggia: in questo caso il comune di Baunei ha proprio inviato una diffida a Dorgali, chiedendone la rimozione e minacciando uno sgombero.

Quella di Cala Luna è una faccenda «lunga, lunghissima, che esiste praticamente da sempre e procede a ondate», dice la sindaca di Dorgali Angela Testone.

Cala Luna è lunga poche centinaia di metri, e ci si arriva prevalentemente in barca: è una baia ai piedi di un promontorio, con l’acqua limpidissima e alcune grotte e insenature in cui si può entrare. Tra le altre cose è nota anche per essere stata scelta come set cinematografico per alcuni film, come Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, di Lina Wertmuller, con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini. Nel 1987 il gruppo folk cileno Inti-Illimani dedicò alla spiaggia la canzone Danza di Cala Luna.

L’ultima definizione formale dei confini di Cala Luna risale a prima dell’Unità d’Italia: sia Testone che il sindaco di Baunei Stefano Monni citano un documento del 1845, quando probabilmente i confini fisici della spiaggia erano diversi da oggi, così come erano diversi i metodi e il livello di precisione con cui venivano definiti.

Testone dice che quel documento stabilì che la quasi totalità della spiaggia era di Dorgali, e che quel dato è sempre stato ripreso così com’era, anche di recente e anche dalle autorità regionali. Monni, invece, dice che il documento non conteneva planimetrie, faceva riferimento a conformazioni geografiche oggi completamente diverse, e cita a sostegno della sua tesi uno studio degli anni Ottanta in cui le definizioni del tempo furono reinterpretate, concludendo che la spiaggia ricade per metà sotto il territorio di Baunei e per metà sotto quello di Dorgali.

Il comune di Baunei chiede da tempo la firma di un regolamento intercomunale che renda la gestione della spiaggia unitaria e condivisa, ma un accordo non è mai stato raggiunto. La Regione Sardegna non è mai intervenuta a dirimere la questione, occupandosi più che altro di emanare bandi per la gestione di alcuni servizi: l’ultimo, per la costruzione e gestione del pontile, è stato vinto dal comune di Dorgali.

Entrambi i sindaci sostengono l’importanza di pensare al bene comune e alla tutela di un importante patrimonio pubblico, e sarebbero anche concordi sulle misure da prendere: il numero chiuso sulla spiaggia, per esempio, è stato introdotto da Testone in linea con politiche che il comune di Baunei segue da tempo. Monni, però, contesta di non essere stato interpellato, e più in generale di non venire coinvolto in decisioni che il comune di Dorgali prende quasi sempre in modo autonomo.

Nel caso del numero chiuso, per esempio, la sindaca Testone ha portato avanti autonomamente una lunga trattativa con i trasportatori marittimi, che erano contrari al numero chiuso, dati i guadagni che ricavano dal trasportare i turisti sulla spiaggia. Testone ha introdotto il numero chiuso per ragioni di sostenibilità ambientale e per evitare il sovraffollamento della spiaggia, riuscendo infine a firmare un protocollo d’intesa con il Consorzio Trasporti Marittimi e i rappresentanti sindacali dei trasportatori.