Le grosse proteste in Indonesia contro una contestata riforma elettorale
La sua entrata in vigore avvantaggerebbe i partiti al governo ed escluderebbe quelli più piccoli: il voto per approvarla è stato rimandato
Giovedì in diverse città indonesiane ci sono state grosse manifestazioni contro un contestato progetto di riforma elettorale che aumenterebbe l’influenza politica del presidente uscente, Joko Widodo, e del suo successore e alleato Prabowo Subianto, che a marzo aveva vinto le elezioni presidenziali e che entrerà in carica a ottobre. La più grande e partecipata si è tenuta a Giacarta, la capitale del paese, dove i manifestanti si sono scontrati con la polizia e hanno costruito barricate, bruciato pneumatici e altri oggetti per strada. Hanno anche abbattuto parte della recinzione del palazzo del parlamento e hanno provato a entrarvi, ma sono stati respinti dalla polizia.
Mentre erano in corso le proteste il vicepresidente della Camera Sufmi Dasco Ahmad (che fa parte del Movimento della grande Indonesia, il partito di Subianto, nazionalista e di destra), ha detto che la votazione della riforma, inizialmente prevista per questa mattina, è stata rimandata dato che non c’erano abbastanza parlamentari per procedere con il voto.
La riforma di legge prevede di eliminare la norma che impone il divieto di candidarsi alle elezioni regionali alle persone che non abbiano ancora compiuto trent’anni, la cui legittimità era stata invece ribadita martedì da una sentenza della Corte Suprema dell’Indonesia, la massima magistratura del paese. Qualora entrasse in vigore con il voto parlamentare, la riforma consentirebbe al figlio di Widodo, Kaesang Pangarep, di candidarsi come governatore della regione di Giava Centrale, che si terranno a novembre: Kaesang Pangarep ha infatti 29 anni, e di conseguenza secondo le attuali disposizioni di legge la sua candidatura sarebbe illegittima.
La sentenza della Corte di martedì aveva inoltre eliminato una norma che prevedeva che, per presentare un candidato, ogni partito politico dovesse avere almeno il 20 per cento dei seggi in un’assemblea legislativa locale, escludendo di fatto la maggior parte dei partiti dell’opposizione indonesiana: la riforma prevede di reintrodurre questa disposizione, che avvantaggerebbe ulteriormente l’alleanza tra Widodo e Subianto alle elezioni regionali. Ogni partito può presentare i propri candidati entro il 29 agosto: non è chiaro se la riforma entrerà in vigore prima di quella data.
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