Almeno 10 persone migranti sono annegate mentre cercavano di attraversare il fiume Drina, tra Serbia e Bosnia Erzegovina

Agenti di polizia pattugliano la Drina a Zvornik, Bosnia Erzegovina, il 29 settembre del 2020 (REUTERS/ Dado Ruvic)
Agenti di polizia pattugliano la Drina a Zvornik, Bosnia Erzegovina, il 29 settembre del 2020 (REUTERS/ Dado Ruvic)

Almeno dieci persone migranti sono annegate a causa del ribaltamento della barca con cui stavano cercando di attraversare il fiume Drina, per arrivare dalla Serbia alla Bosnia Erzegovina. Lo ha comunicato il ministro dell’Interno, Ivica Dacic, aggiungendo che 18 persone migranti che erano a bordo sono riuscite ad arrivare in Bosnia. Non è chiaro se ci siano dei dispersi.

Secondo le informazioni diffuse dai soccorritori, la barca si è ribaltata attorno alle 6 del mattino vicino alla città di Bratunac, nella parte orientale della Bosnia Erzegovina. Non si sa con certezza quante persone fossero a bordo: in mattinata il direttore della protezione civile bosniaca Boris Trninic aveva detto all’agenzia di stampa Srna che si stimava fossero una trentina.

Da qualche anno, anche per via di una politica peculiare sui visti, la Serbia è diventata uno dei principali paesi di transito verso l’Europa occidentale, lungo quella che spesso viene definita “rotta balcanica”. La Serbia non fa parte dell’Unione Europea ma è da lì che molte persone migranti e richiedenti asilo provano a entrare illegalmente nei paesi europei.

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