In Nepal si potrà nuovamente usare TikTok, che era vietato dallo scorso novembre

Il logo di TikTok sulla sede dell'azienda a Culver City, in California
(AP Photo/ Damian Dovarganes, File)

Il governo del Nepal ha revocato il divieto di utilizzare TikTok nel paese, dove era stato vietato lo scorso novembre a causa degli effetti del social network, che la precedente amministrazione nepalese giudicava negativi per l’«armonia sociale». L’agenzia di stampa nazionale ha detto che la revoca è stata approvata dal parlamento e voluta dal nuovo primo ministro, Khadga Prasad Oli, eletto lo scorso luglio: in una direttiva Oli ha detto che tutti i social network dovrebbero essere trattati allo stesso modo.

TikTok è controllata dall’azienda cinese ByteDance e il precedente governo del Nepal ne aveva vietato l’uso sostenendo che favorisse i crimini informatici, contribuisse alla circolazione di contenuti illeciti e incoraggiasse la diffusione dei discorsi d’odio. Prima ancora aveva approvato dei provvedimenti che rendevano obbligatorio per i social network aprire un ufficio o identificare una persona di riferimento in Nepal per rispondere alle richieste delle autorità e degli utenti del paese, e registrarsi presso il ministero delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Per via degli stretti legami di ByteDance con il governo cinese, e per le sue pratiche di raccolta dati considerate non sempre trasparenti, TikTok è vietato in alcuni paesi, tra cui Cina, India e Iran. È inoltre vietato usarlo sui telefoni di lavoro dei dipendenti dei governi di Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, di diversi stati europei fra cui Francia e Regno Unito, oltre che da quelli dei funzionari dell’Unione Europea e della Nato.

– Ascolta anche: Globo. Dovremmo chiudere TikTok?, con Rebecca Arcesati