È morto il Garante dei detenuti, Felice Maurizio D’Ettore

Aveva 64 anni, era un esponente di Fratelli d'Italia ed era stato nominato a gennaio

(ANSA/FABIO CIMAGLIA)
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Giovedì è morto a causa di un infarto Felice Maurizio D’Ettore, ex parlamentare di Fratelli d’Italia che a gennaio era stato scelto per ricoprire il ruolo di presidente del collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (meglio noto come Garante dei detenuti), sostituendo Mauro Palma. Si trovava in vacanza in Calabria con la famiglia: la notizia della sua morte è stata comunicata dal ministro della Giustizia Carlo Nordio.

D’Ettore era giurista e professore universitario. Aderì a Forza Italia già dal 1994, cioè quando il partito fu fondato. Fu due volte consigliere comunale nel paese di Bucine, in provincia di Arezzo, e nel 2007 divenne coordinatore provinciale del partito. Mantenne l’incarico fino a che non lasciò Forza Italia nel 2021, per passare brevemente al piccolo partito di centrodestra Coraggio Italia. Dal 2022 faceva parte di Fratelli d’Italia. È stato parlamentare una sola volta, come deputato, tra il 2018 e il 2022. Dal 2011 al 2013 fu anche vicepresidente dell’agenzia sanitaria regionale della Toscana.

La sua nomina aveva fatto discutere perché si sospettava che sarebbe stato un Garante poco attento alla situazione dei detenuti, come richiederebbe il ruolo, e più in linea con l’approccio del governo in carica. Questo per via sia delle posizioni del suo partito in materia di carcere sia di quelle che aveva assunto lui pubblicamente su casi come quello di Alfredo Cospito, il detenuto anarchico che per quasi sei mesi aveva praticato uno sciopero della fame per protestare contro il regime detentivo a cui è sottoposto, il 41-bis.