Gli appassionati di bastoni che li recensiscono su Instagram
Quelli che si trovano in montagna quando si va a camminare, e che si distinguono per molte caratteristiche, secondo chi interagisce con uno strampalato e seguito profilo
Durante le escursioni in montagna può capitare di raccogliere un bastone per aiutarsi con la camminata, e magari anche di soffermarsi a osservare i rami rotti che colpiscono per la loro forma strana o perché sono più o meno robusti, sinuosi o annodati. A partire dall’agosto del 2023, due trentenni statunitensi hanno sviluppato attorno a questa abitudine un po’ bambinesca un profilo Instagram in cui decantare le qualità dei bastoni trovati in giro, quasi come se fossero opere d’arte o antichità di valore.
Passato un anno Official Stick Reviews ha più di 2 milioni di follower su Instagram e quasi 175mila su TikTok, ed è di fatto una community di persone motivate a condividere i loro commenti su bastoni, bastoncini e legnetti vari (in inglese appunto “stick”). Il profilo è diventato un fenomeno sui social sia perché prende in giro i toni solitamente seri e composti di chi fa recensioni online, sia perché riguarda oggetti semplici e che si possono trovare dappertutto, come pezzi di legno: ma secondo i suoi creatori, Boone Hogg e Logan Jugler, mostra anche quanto le persone sembrino apprezzare sinceramente anche cose di così poco conto.
Durante l’escursione dell’estate scorsa, nello Utah, Jugler aveva notato un piccolo bastone che gli ricordava una pistola: così, per ridere, lo prese in mano e cominciò a descriverlo nei minimi dettagli come se dovesse farne una recensione, mentre Hogg lo riprendeva. Nel giro di poche settimane il profilo su cui avevano condiviso il video superò i 40mila follower, diventando a poco a poco un tormentone: così i due decisero di iniziare a pubblicare anche le foto e i video delle “recensioni” degli utenti che li imitavano, che solo su Instagram oggi sono 1.200.
Quasi tutti i reel condivisi su Official Stick Reviews cominciano con un saluto alla “Stick Nation”, il modo con cui si autodefinisce la comunità che segue il profilo: poi le persone si presentano e mostrano i loro bastoni, raccontando dove li hanno scoperti, elencandone le caratteristiche e, a volte, dando un voto espresso in decimi (o in stelline, nei commenti). Vengono giudicati in parte con criteri oggettivi, come le dimensioni, la forma e il colore, e in parte con parametri arbitrari, come ciò che li renderebbe utili o piacevoli a livello estetico: ma soprattutto con grande ironia, come si coglie bene dalle parole di chi fa i post e di chi li commenta.
Per fare qualche esempio, ci sono il video di un uomo che mostra contento un bastone intagliato a forma di mestolo, che ogni tanto usa per non scottarsi in cucina, quelli che paragonano i bastoni a scimitarre oppure parlano delle loro presunte proprietà magiche. Ogni tanto si citano le scale per misurare la flessibilità o la sinuosità di un bastone, inventate dai creatori, ovviamente senza alcuna base scientifica, e sono ricorrenti i riferimenti al bastone di Gandalf, uno dei personaggi più celebri dell’universo immaginario del Signore degli Anelli. Sui social di Official Stick Reviews ci sono video di persone di tutte le età e di tutti i paesi, dall’Irlanda all’Australia, dalle Filippine al Nepal, Italia compresa: un ragazzo che si presenta come Pietro ha paragonato il bastone che aveva trovato nel fiume Brenta, che scorre tra Trentino e Veneto, proprio a quello di Gandalf.
Parlando con il programma radio canadese As It Happens, Hogg ha spiegato che lui e Jugler avevano deciso di dedicare più tempo al profilo Instagram quando si erano resi conto che altre migliaia di follower in un modo o nell’altro erano altrettanto interessate ai bastoni. In un’intervista data al New York Times, i due hanno sostenuto di aver in qualche modo «facilitato i contatti tra le persone». «Non bisogna pensare a chissà cosa, visto che si tratta solo di pezzi di legno», ha detto Hogg: la gente ci si impallina più che altro perché è una cosa virale su Internet, ma in molti casi «finisce per apprezzare qualcosa di così anonimo come un bastone».
Tra le altre cose i follower del profilo contribuiscono a scegliere “il bastone del mese” e hanno tutto un loro gergo: per quanto possa essere coesa la piccola comunità di appassionati di bastoni, infatti, ci si divide tra chi predilige i bastoni naturali (“natties”) e chi invece apprezza di più quelli modificati (“modded”). Da qualche tempo esiste un negozio online del profilo, dove si possono comprare magliette, tazze, adesivi, felpe e cappellini, mentre da poco Jugler e Hogg hanno cominciato a collaborare con la casa editrice Penguin Random House per pubblicare un libro che, promettono, «condenserà lo spirito e la magia della Stick Nation».