Un paio di forbici ha bloccato un grosso aeroporto in Giappone
Erano sparite da un negozio dell'area partenze lo scorso sabato, e per ragioni di sicurezza più di 200 voli sono stati cancellati o ritardati
Sabato l’aeroporto Shin-Chitose di Sapporo, uno dei più trafficati del Giappone, è rimasto bloccato per alcune ore perché in un negozio dell’area partenze, quella in cui si entra dopo aver superato i controlli di sicurezza, non si trovava più un paio di forbici. Le autorità aeroportuali hanno bloccato temporaneamente i controlli di sicurezza, le partenze e gli arrivi, per timore che le forbici mancanti potessero essere usate per un attacco terroristico: 36 voli sono stati cancellati e 201 hanno subìto ritardi.
I controlli di sicurezza sono ripresi dopo circa due ore, ma le forbici sono state trovate solo il giorno seguente all’interno del negozio da un impiegato. L’azienda che gestisce l’aeroporto ha detto che l’incidente è stato causato da alcune lacune nei sistemi di gestione del materiale dei negozi. Ha aggiunto di avere aperto un’indagine per evitare che circostanze simili si verifichino in futuro.
Nel 2022 dall’aeroporto Shin-Chitose erano transitati circa 15 milioni di passeggeri, ma nel 2019, prima della pandemia di Covid-19, erano stati quasi 25 milioni. La maggior parte di loro vola sulla rotta che collega Sapporo, la città principale del nord del Giappone, a Tokyo, la capitale: è la seconda rotta aerea domestica più trafficata al mondo, e nel 2023 l’hanno usata quasi 12 milioni di passeggeri.
La sospensione dei voli è stata particolarmente problematica perché la settimana attorno alla metà di agosto è un periodo di vacanza in Giappone (come del resto in Italia), durante il quale in gran parte del paese si celebra la festa del Bon, una tradizione buddhista che invita al ricordo e al rispetto dei morti. Non sono giorni riconosciuti come festa nazionale (anche perché in alcune regioni la festa si celebra a luglio o a settembre), ma tipicamente le persone prendono ferie e tornano nei luoghi d’origine della propria famiglia per riordinare e pulire le tombe degli antenati. Sabato scorso, quando sono state perse le forbici, in molti stavano rientrando a casa dopo qualche giorno di vacanza.
La vicenda ha causato reazioni contrastanti: alcuni utenti hanno scritto sui social di aver apprezzato la meticolosità dei controlli nell’aeroporto, e di essersi sentite rassicurate dalla rigorosità della risposta. Altre invece si sono lamentate dei grossi disagi subìti per motivi tutto sommato futili.
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