Giacomo Passeri, detenuto in Egitto da un anno, è stato condannato a 25 anni di carcere
Fu arrestato per possesso di droga ad agosto del 2023, i suoi avvocati hanno detto che faranno ricorso
Luigi Giacomo Passeri, un uomo di 31 anni di Pescara che dall’agosto dello scorso anno si trova in carcere in Egitto per possesso di marijuana, è stato condannato a 25 anni di carcere nel paese. I fratelli, che nelle scorse settimane avevano portato all’attenzione pubblica la sua storia, hanno fatto sapere che durante la lettura della sentenza lunedì, Passeri non si trovava in aula, e hanno aggiunto che l’avvocato Said Shabaan ricorrerà in appello e cercherà di ottenere il suo trasferimento in Italia. I fratelli hanno chiesto al governo italiano di intervenire, citando le dure e degradanti condizioni in cui si trova Passeri. Il ministero degli Esteri ha detto che sta seguendo il caso «con la massima attenzione».
La storia di Passeri era stata raccontata a luglio dai giornali in seguito alle dichiarazioni e a una raccolta fondi che i fratelli avevano organizzato per coprire le spese legali del processo. Sul suo caso era stata anche presentata un’interrogazione parlamentare da Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.
I fratelli di Passeri hanno raccontato di aver smesso di avere contatti diretti con lui dall’agosto dello scorso anno, e di aver ricevuto da allora solo una telefonata in cui diceva di essere in carcere, oltre ad alcune lettere in cui raccontava di essere stato maltrattato e di aver ricevuto scarse cure mediche dopo aver subito un’operazione di rimozione dell’appendice.
Passeri viveva a Londra ed era stato arrestato al Cairo il 23 agosto dello scorso anno, mentre era in vacanza. Secondo la famiglia il motivo sarebbe il possesso di una piccola quantità di marijuana per consumo personale. Secondo i pochi documenti di cui la famiglia è venuta in possesso, scritti in arabo dalla polizia egiziana, le accuse sarebbero di possesso e traffico di sostanze stupefacenti. Sempre secondo quanto ricostruito dai familiari, Passeri si troverebbe nel carcere di Badr, a nord del Cairo. I familiari avevano raccontato anche che le udienze per il processo di Passeri erano state a lungo rimandate perché i testimoni dell’accusa si rifiutavano di presentarsi in aula.