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  • Mercoledì 21 agosto 2024

Le città italiane in cui affittare una stanza costa di più

Oltre che nelle solite note, i canoni sono aumentati anche altrove, soprattutto vicino alle università: la media è 461 euro al mese per una singola

Una vista panoramica di Milano
Una vista panoramica di Milano (LaPresse - Mourad Balti Touati)
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In Italia affittare una stanza in un appartamento costa in media 461 euro al mese, e un posto letto in una doppia 266 euro, secondo i dati di agosto di Immobiliare.it, uno dei principali siti italiani di inserzioni immobiliari e dunque abbastanza rappresentativo di come va il mercato degli affitti. Rispetto allo scorso anno entrambi i valori sono in aumento del 7 per cento, alimentati da una domanda cresciuta del 27 per cento.

Il mercato delle stanze in affitto è sostenuto da sempre soprattutto dalla grande richiesta dei molti studenti che lasciano la propria città per andare a studiare altrove, ma negli ultimi anni è stato caratterizzato da una grande domanda, e non soltanto nelle solite città. L’aumento del costo dei mutui, che per molti ha significato dover rimandare l’acquisto di una casa, ha rinvigorito il mercato generale degli affitti, rimasta una soluzione più accessibile, col risultato che i canoni delle case sono aumentati un po’ ovunque. Come conseguenza, sono aumentati anche quelli delle stanze, che hanno rappresentato l’unica soluzione alla portata per molti, anche tra chi lavora.

I valori italiani sono una media, il risultato di canoni molto più alti nelle città più grandi e molto più bassi nei centri più piccoli.

Al primo posto si trova ovviamente Milano, la città dove in generale le case costano di più, sia in affitto che in vendita, con valori in costante e vigorosa crescita da anni: attualmente affittare una stanza costa in media 637 euro, un posto letto in doppia 353. Anche in questo caso sono valori medi di tutta la città, e ci sono certe zone che costano molto di più, come quelle più centrali o più vicine alle università. Le zone più costose sono quelle poco più a nord del centro, che il sito mette sotto l’unica area di Garibaldi-Moscova-Porta Nuova, dove in media una stanza singola costa 747 euro al mese; poco sotto c’è l’area di Porta Romana-Cadore-Montenero, con 722 euro di canone mensile, e quella di Centrale-Repubblica, con 720 euro.

Rispetto allo scorso anno i canoni sono in aumento sia per le singole che per le doppie, rispettivamente del 3 e 4 per cento. Al contrario la domanda è risultata leggermente in calo, dell’1 per cento: oltre a Milano, solo Padova, Novara e Ancona hanno visto una riduzione della domanda nell’ultimo anno.

Al secondo posto tra le città più costose per affittare una stanza c’è Bologna, dove una singola costa 506 euro al mese e un posto in doppia 264: è una città universitaria e il mercato è sostenuto soprattutto dalla grande richiesta degli studenti fuorisede. Dalla pandemia in avanti però i canoni sono aumentati tantissimo e le case sono sempre di meno, e per chi cerca una stanza trovarla è diventato un’impresa soprattutto a causa della concorrenza di Airbnb, una soluzione preferita da molti proprietari rispetto agli affitti a lungo termine. Nell’ultimo anno i canoni delle singole e delle doppie sono aumentati rispettivamente del 5 e 6 per cento, a fronte di una domanda in aumento del 7 per cento.

Anche le altre città universitarie hanno avuto dinamiche simili, sebbene con richieste ben più sostenute: a Venezia una stanza singola costa in media 417 euro al mese, il 10 per cento in più rispetto allo scorso anno, e con richieste aumentate del 53 per cento; a Napoli costa 405 euro, in aumento del 16 per cento e a fronte di richieste quasi triplicate in un anno; a Bari il canone mensile è di 357 euro, in aumento dell’11 per cento e a fronte di una domanda più che triplicata. Le richieste sono aumentate anche a Pavia, quasi triplicate, a Brescia, dove sono aumentate del 160 per cento, a Foggia, del 124 per cento, e a Ferrara, del 116 per cento. Tra le città universitarie è risultata in controtendenza Padova, che ha mostrato un calo della domanda del 32 per cento a fronte di un aumento dei canoni del 14 per cento per una singola, a 442 euro medi.

Lo scorso anno i rincari delle stanze in affitto nelle città universitarie erano stati al centro di diffuse manifestazioni degli studenti, accampati in tenda di fronte alle sedi delle facoltà delle più grandi città italiane.

La terza città più cara d’Italia è Roma, con canoni poco inferiori a quelli di Bologna: una stanza singola costa 503 euro al mese e un posto in una doppia 283. Al quarto posto c’è Firenze, dove il canone per una singola è di 493 e per una doppia di 245, e al quinto Bergamo, dove sono rispettivamente di 448 e 244 euro al mese, solo di poco superiori a quelli di Padova.

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