Le nuove misure per entrare nell’area Schengen per i cittadini extracomunitari
Hanno l’obiettivo di rafforzare i controlli alle frontiere e saranno applicate anche a chi viene dal Regno Unito
Martedì la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson ha confermato che nei prossimi mesi entreranno in vigore alcune misure per rafforzare i controlli alle frontiere dell’area Schengen, la zona di libera circolazione che coinvolge quasi tutti i paesi dell’Unione Europea, oltre a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Queste misure hanno l’obiettivo di rendere più difficile l’ingresso di persone con passaporti falsi e visti scaduti nell’area. Si applicheranno a tutti i cittadini provenienti da paesi extracomunitari, fra cui anche il Regno Unito, che non ha mai fatto parte dell’area Schengen e per via della Brexit dal 2020 non fa più parte dell’Unione Europea.
Il nuovo Sistema di ingresso e uscita (EES) dovrebbe entrare in vigore il 10 novembre, con due anni di ritardo rispetto a quanto previsto inizialmente: richiederà ai viaggiatori extracomunitari di fornire alla dogana i propri dati biometrici, come impronte digitali e scansione del volto. I dati saranno conservati in un database da tre a cinque anni insieme ai dati del passaporto, la data di ingresso e uscita dall’area Schengen e, nel caso a una persona sia negato l’ingresso, il motivo di questa decisione. Rifiutarsi di fornire i propri dati biometrici significherà vedersi negato l’ingresso.
Entro maggio del 2025 dovrebbe poi entrare in vigore il Sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (Etias), che si applica ai cittadini extracomunitari che non hanno bisogno di un visto, come gli Stati Uniti, il Canada e anche il Regno Unito. Con il nuovo sistema per entrare nell’area Schengen dovranno richiedere un’autorizzazione elettronica e pagare 7 euro (gratuita però per le persone con meno di 18 o più di 70 anni).
L’Etias sarà molto simile all’Electronic System for Travel Authorization (ESTA) richiesta dagli Stati Uniti e dovrebbe essere approvata in pochi minuti dal momento della compilazione della domanda. Consentirà ai viaggiatori di rimanere nell’area Schengen per 90 giorni in un periodo di 180 giorni. Avrà una durata di tre anni o fino alla scadenza del passaporto e compilarla sarà obbligatorio. I primi sei mesi dalla sua entrata in vigore rappresenteranno un “periodo di transizione” in cui ai cittadini extracomunitari che non l’hanno richiesta sarà comunque consentito l’ingresso, se soddisfano tutti gli altri requisiti , anziché essere automaticamente respinti alla dogana.