Le foto della “superluna” di lunedì sera

Dietro palazzi, alberi, croci e statue in giro per il mondo, per via della sua posizione rispetto alla Terra sembrava anche più di un decimo più grande del solito

La superluna dietro il tempio di Poseidone a Capo Sunio, Grecia 
(AP Photo/Michael Varaklas)
La superluna dietro il tempio di Poseidone a Capo Sunio, Grecia (AP Photo/Michael Varaklas)
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Nella notte tra lunedì e martedì la Luna è apparsa ad alcuni osservatori un po’ più grande del solito. È successo perché oltre a essere piena si trovava anche nel punto più vicino alla Terra nella sua orbita: un fenomeno che viene informalmente chiamato “superluna”. L’orbita della Luna intorno al nostro pianeta infatti è ellittica, quindi la distanza tra i due corpi celesti varia nel corso dell’anno (se fosse perfettamente circolare, la distanza sarebbe sempre uguale).

Avvicinandosi e allontanandosi da noi, la Luna appare quindi più grande o più piccola, ma anche più o meno luminosa: quando è alla distanza minima dalla Terra, al perigeo, è lontana circa 360mila chilometri, mentre alla distanza massima, l’apogeo, è più o meno a 405mila chilometri.

Il fenomeno si ripete tre o quattro volte in un anno ma quella di ieri era una delle opportunità migliori per osservarlo, nuvole permettendo. La differenza di grandezza percepita è comunque contenuta e non è sempre facile coglierla a occhio nudo, visto che la superluna ha un diametro di circa il 10-15 per cento in più. Fotografie e osservazioni con punti di riferimento fissi all’orizzonte (come palazzi, ponti o montagne) e giochi di prospettiva vengono spesso fatte per far notare l’eccezionalità del fenomeno, a volte accentuandolo: per chi non l’ha vista ieri sera qui ce ne sono un po’, da tutto il mondo.