È stata confermata la condanna dell’ex segretaria di un ufficiale nazista, oggi 99enne, per aver contribuito all’uccisione di migliaia di persone
Martedì la Corte federale di giustizia tedesca ha confermato la condanna a due anni di carcere per Irmgard Furchner, ex segretaria di un comandante nazista accusata di aver avuto un ruolo nell’uccisione di oltre 10mila prigionieri in un campo di sterminio durante la Seconda guerra mondiale. Tra il 1943 e il 1945 Furchner lavorò nel campo di Stutthof, nel nord della Polonia. Si stima che in quel campo siano morte circa 65mila persone, tra cui prigionieri ebrei e soldati sovietici, migliaia dei quali uccisi in camere a gas.
Furchner ha 99 anni e la condanna nei suoi confronti è soprattutto simbolica, dato che per via della sua età e delle sue condizioni di salute è improbabile che andrà in carcere. Era stata condannata in primo grado nel 2022: anche se il suo era un lavoro amministrativo, il giudice che aveva valutato il suo caso stabilì che fosse consapevole e complice di quello che succedeva nel campo di sterminio.
Come lei, negli ultimi anni sono stati condannati anche altri impiegati e guardie delle SS ritenuti complici nell’omicidio di migliaia di prigionieri. Per esempio, nel giugno di due anni fa Josef Schütz, un’ex guardia nazista, fu condannato a cinque anni di carcere perché ritenuto colpevole di complicità nell’omicidio di più di 3.500 prigionieri nel campo di concentramento di Sachsenhausen, uno dei più grandi della Germania.
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