Una pattuglia dei carabinieri all'ingresso del carcere di Bari, il 17 agosto 2024 (ANSA/Donato Fasano)

C’è stata una protesta dei detenuti anche nel carcere di Bari

Venerdì 17 agosto, intorno alle 20, un gruppo di circa 70 detenuti del carcere di Bari ha protestato e si è rivoltato contro la polizia penitenziaria, danneggiando vari oggetti e incendiando lenzuola e coperte. Secondo i resoconti arrivati sui giornali, un infermiere è stato temporaneamente sequestrato dai detenuti e un agente penitenziario è stato ferito al volto. Secondo fonti giudiziarie anonime della Gazzetta del Mezzogiorno, la protesta sarebbe stata legata alle «condizioni psicofisiche di uno dei detenuti coinvolti» e nella sezione del carcere interessata dalla rivolta non ci sarebbero problemi di sovraffollamento.

Il carcere di Bari nel suo complesso è comunque tra i tanti istituti detentivi italiani che hanno un problema di sovraffollamento: «A fronte di 252 posti disponibili, sono presenti ben 390 detenuti, gestiti da 220 poliziotti penitenziari quando ne servirebbero almeno 449», ha detto Gennarino De Fazio, il segretario generale del sindacato della polizia penitenziaria Uilpa. Nelle ultime settimane, in cui le alte temperature hanno peggiorato le condizioni di vita nelle celle, in molte carceri italiane ci sono state proteste, rivolte e risse tra i detenuti.

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