I colloqui per un cessate il fuoco a Gaza riprenderanno la prossima settimana al Cairo, in Egitto

Un accampamento palestinese nella città di Hamad, nella Striscia di Gaza, vicino a edifici distrutti dai bombardamenti
Un accampamento palestinese a Hamad, un quartiere di Khan Yunis nella Striscia di Gaza, vicino a edifici distrutti dai bombardamenti israeliani, l'11 agosto 2024 (AP Photo/Abdel Kareem Hana)

Venerdì sera i nuovi colloqui per trovare un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, che erano iniziati il giorno prima a Doha, sono finiti senza che fosse raggiunta un’intesa. Tuttavia gli Stati Uniti, l’Egitto e il Qatar, i paesi che stanno lavorando come mediatori tra Israele e Hamas (che non sta partecipando ai colloqui direttamente), hanno detto che i negoziati riprenderanno la prossima settimana al Cairo, la capitale egiziana.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto di essere ottimista, e che non si è mai stati così vicini a un qualche tipo di accordo. I negoziati, che vanno avanti da mesi, finora però hanno portato a poco. Su quelli in corso c’è una grande attenzione per via delle crescenti tensioni tra Israele e Iran nelle ultime settimane: a fine luglio Israele ha ucciso il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, mentre si trovava a Teheran, e da giorni ci si aspetta che l’Iran – che sostiene e finanzia Hamas – attacchi in qualche modo Israele come ritorsione per quell’omicidio. Oltre che dall’Iran inoltre ci si aspettano azioni militari anche da parte di Hezbollah, gruppo radicale libanese alleato dell’Iran di cui sempre in queste settimane Israele ha ucciso uno dei leader.

Venerdì il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani ha chiamato il ministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani ed entrambi hanno parlato della «necessità di ridurre la tensione nella regione», secondo il ministero qatariota.