Il gruppo automobilistico Stellantis è stato citato in giudizio da alcuni suoi azionisti per il modo in cui ha comunicato i suoi risultati finanziari

Il CEO di Stellantis, Carlos Tavares (EPA/ANDREJ CUKIC)
Il CEO di Stellantis, Carlos Tavares (EPA/ANDREJ CUKIC)

Giovedì il gruppo automobilistico Stellantis, che comprende anche la Fiat, è stato citato in giudizio da un gruppo di azionisti statunitensi, con l’accusa di aver manipolato il prezzo delle proprie azioni e nascosto dati negativi relativi al suo stato finanziario. Recentemente l’azienda aveva annunciato dei risultati economici al di sotto delle aspettative, che avevano causato un crollo nel valore delle sue azioni. Anche se in Europa cause del genere sono piuttosto rare, negli Stati Uniti è comune che gli azionisti facciano causa alle aziende dopo un calo inaspettato del prezzo delle azioni.

Secondo gli azionisti nei primi sei mesi del 2024 Stellantis avrebbe presentato valutazioni «estremamente positive» su alcuni importanti indicatori economici, fra cui inventari, nuovi prodotti e margine operativo della società (cioè il reddito senza considerare interessi, imposte e ammortamenti). I risultati semestrali pubblicati a luglio erano stati però inferiori alle aspettative fondate sulle valutazioni fatte in precedenza dall’azienda. Stellantis ha negato le accuse e ha detto che la causa è priva di fondamento.