Il governo croato ha detto che reintrodurrà la leva obbligatoria, di due mesi, a partire dal 2025

Alcuni soldati dell'esercito croato durante una parata del 2021
Alcuni soldati dell'esercito croato durante una parata del 2021 (Dusko Jaramaz/Pixsell/Xinhua via ANSA)

Giovedì il ministro della Difesa della Croazia, Ivan Anušić, ha detto che il paese reintrodurrà il servizio militare obbligatorio, della durata di due mesi, a partire dal primo gennaio del 2025. La leva obbligatoria era stata sospesa nel 2008: il governo ha iniziato a valutare di ripristinarla dopo l’invasione russa dell’Ucraina del 2022. In un’intervista Anušić ha detto che la decisione rientra in un piano per ammodernare le forze armate concordato con la NATO (l’alleanza militare che include la maggior parte dei paesi occidentali). Anche l’addestramento militare a cui accedono attualmente i volontari croati dura due mesi.

Saranno tenuti al servizio militare i giovani con età compresa tra i 18 e i 27 anni: il governo prevede che nel primo anno i coscritti saranno tra i 4mila e i 4.500. Chi non intende fare il servizio militare in alternativa dovrà fare il servizio civile, ma non è ancora chiaro se la durata sarà la stessa o, più probabilmente, più lunga. In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, diversi governi europei hanno iniziato a chiedersi se fosse il caso di reintrodurre la leva obbligatoria, come ha fatto per esempio nel 2023 la Lettonia.

La decisione della Croazia probabilmente è stata influenzata da quella della Serbia, che storicamente è la sua principale rivale nei Balcani: a gennaio il presidente serbo Aleksandar Vučić aveva detto che avrebbe presentato una proposta di legge per reintrodurre la leva anche lì. Tra il 1991 e il 1995 la Croazia combatté per la propria d’indipendenza contro l’esercito jugoslavo, che all’epoca era ormai controllato dalla Serbia, governata da Slobodan Milošević.

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