La Svezia ha detto di aver registrato il primo caso della variante più contagiosa dell’mpox fuori dall’Africa

Dosi di vaccino contro l'Mpox (AP Photo/Jeenah Moon)
Dosi di vaccino contro l'Mpox (AP Photo/Jeenah Moon)

Giovedì l’Agenzia svedese per la salute pubblica ha detto di aver registrato il primo caso della nuova variante del virus dell’mpox, precedentemente chiamato “vaiolo delle scimmie”, fuori dall’Africa. La notizia è stata confermata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’agenzia ha detto che la persona è stata contagiata mentre si trovava in un’area del continente africano dove si è diffusa una nuova variante più contagiosa di quella precedentemente conosciuta. L’mpox è una malattia piuttosto grave che può causare febbre, dolori muscolari, mal di testa, stanchezza, lesioni della pelle come pustole o piccole croste e può portare alla morte se non viene curata. È causato da un virus appartenente alla stessa famiglia del vaiolo e la sua diffusione era già stata dichiarata un’emergenza sanitaria nel 2022, poi giudicata conclusa dall’OMS a metà del 2023.

Il 14 agosto l’OMS aveva dichiarato nuovamente la diffusione dell’mpox un’emergenza sanitaria internazionale, cioè la definizione più grave per una minaccia di tipo sanitario fra quelle in uso, dopo un considerevole aumento dei casi in diversi paesi africani. Questo aumento sembra essere causato dalla diffusione di un nuovo clado del virus (un raggruppamento di specie con uno stesso antenato comune, ndr), chiamato Clade 1, più contagioso e pericoloso. La trasmissione avviene principalmente dagli animali agli esseri umani, ma può avvenire anche tra esseri umani che sono stati a stretto contatto. Attualmente esistono tre vaccini contro l’mpox, ma in Africa non sono accessibili per la maggior parte della popolazione, e vengono somministrati solo nel caso in cui qualcuno sia stato a stretto contatto con una persona contagiata.